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il parere dell’esperto

Il parere dell’esperto Cocktail pericolosi: farmaci – integratori

Chi prende un farmaco anti trombosi l’ultima cosa da fare per combattere un qualsiasi dolore è buttar giù un‘Aspirina

Nel nostro quotidiano consumo di pillole capita spesso che una molecola interagisca con un’altra, con rischi talvolta gravi per la salute. Noi non lo sappiamo, e non sempre i medici ne sono consapevoli. E se poi i farmaci si mischiano con gli integratori

È uno dei problemi della politerapia.

Succede che gli effetti di un medicinale vengono modificati da altri assunti nello stesso tempo. A esserne alterati possono essere l’assorbimento, il metabolismo o l’eliminazione, potenziando o riducendo gli effetti dei farmaci che il paziente assume.

Quando si assumono più medicine le interazioni sono quasi inevitabili e il problema è che il medico di famiglia non è l’unico a manovrare la leva dei farmaci, che sono prescritti anche dagli specialisti, e diventa così più complesso verificare l’insieme delle terapie

Senza contare gli innumerevoli prodotti da banco: si va in farmacia, si sceglie (se va bene chiediamo un parere al volo al farmacista ), si paga e via così. Se non è facile per i camici bianchi, figurarsi per i pazienti. Vero, ci sono i lettori appassionati di foglietti illustrativi (dove è puntigliosamente indicato ogni potenziale effetto avverso), ma la maggior parte di noi li assume senza starci a pensare troppo su.

Volendo fare un po’ di esempi, sappiate che chi prende un farmaco anti trombosi l‘ultima cosa da fare per combattere un qualsiasi dolore è buttar giù un‘Aspirina, che è già un antiaggregante. Il rischio è di procurarsi un’emorragia pericolosa. Se si assumono alcuni antibiotici (claritromicina) o antimicotici (fluconazolo) potrebbero alterarsi in modo significativo le concentrazioni di altri principi attivi come le statine anticolesterolo o i calcio antagonisti per l’ipertensione arteriosa. Le alterazioni possono causare tossicità. 

Nelle malevole alchimie tra i principi attivi diversi, un capitolo a parte (e più insidioso) è quello tra farmaci e integratori. Li acquistiamo un po’ a capocchia e al farmacista o al medico magari nemmeno lo diciamo perché comunque è tutta roba naturale“.

Ma anche la natura, quando vuole, riesce a complicarci la vita. Capita così che una sostanza innocua come la camomilla possa interagire con gli integratori di ferro riducendone l’assorbimento, la liquirizia contrasta l’azione di antiaritmici e diuretici (e può dare ipertensione), il ginseng non va d’accordo con i farmaci per il diabete (ne intensifica l’azione con il rischio di ipoglicemia) lo zenzero se assunto insieme ad alcuni anticoagulanti può provocare sanguinamento, gli estratti di aglio aumentano l’effetto degli antipertensivi.

Rivolgersi a consulenti della salute professionali e preparati diventa quindi molto importante, con il rischio che questa semplice affermazione diventi banale, ma è così!

Daniele Corosu

Farmacia degli Angeli

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