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Cronaca

JESI‬, LAURA BOLDRINI “LO SGUARDO LONTANO” DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

boldrinijesi1JESI, 24 aprile 2015 – Laura Boldrini nuovamente nella sua città; la Presidente della Camera dei Deputati è ritornata a Jesi sia per incontrare parenti e amici, ma soprattutto per presentare il suo ultimo libro: “Lo sguardo lontano”. In un teatro Pergolesi riempitosi durante l’intervento/intervista la Boldrini è stata salutata dal Sindaco, Massimo Bacci, che ha ricordato il recente incontro a Montecitorio accompagnato da un gruppo di studenti (oggi presenti in sala) e l’ha ringraziata per la recente donazione alla Fondazione Colocci dei 22 volumi che raccolgono gli atti dell’Assemblea Costituente. Rispondendo al primo cittadino la Boldrini ha a sua volta ringraziato per l’accoglienza e poi, rivolta al pubblico (composto da tanti cittadini, ma anche da alcuni parlamentari marchigiani, alti ufficiali della Finanza, Carabinieri, Polizia, e tanti altri ancora) ha ripetuto quanto già detto in altre occasioni, vale a dire che per lei tornare a Jesi e tornare a casa. Poi, ricordando gli anni jesini ha ricordato di quando, giovane, si impegnava nella parrocchia di San Giovanni Battista, accanto a Don Attilio Pastori , presente in sala e salutato con grande affetto. boldrinijesi2

Terminati i convenevoli la serata, cominciata a dire il vero con una buona mezz’ora di ritardo, è entrata nel vivo, vale a dire che si è iniziato a trattare l’argomento per cui la Boldrini era a Jesi: la presentazione del suo libro che già nel sottotitolo introduce al tema. Si legge, infatti: “Lo sguardo lontano – perché la politica torni a essere una speranza, un servizio, una passione”; quella passione che la Boldrini dice di aver messo nel momento in cui è stata nominata Presidente della Camera. A condurre la serata è stato chiamato il giornalista jesino Roberto Petrini che in apertura ha dato atto alla Boldrini di essere stata colei che si è decurtata lo “stipendio” del 30%, poi ha letto un pensiero del suo direttore, Scalfari, chiedendo alla Boldrini: “Si può cambiare la politica?”. Lunga e articolata la risposta, conclusa con l’introduzione al libro che ripercorre i primi due anni della sua “avventura” a Montecitorio. Nel suo racconto la Presidente ha sottolineato l’operazione di trasparenza avviata, rendendo note, tra le altre cose, le carte segrete conservate in alcuni armadi del Parlamento chiamati “armadi della vergogna”. Proseguendo nella lunga serie di domande risposte la Boldrini ha in pratica toccato tutti gli argomenti contenuti nel suo libro, posto in vendita nel foibe del Pergolesi.
(Sedulio Brazzini)

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