Segui QdM Notizie
;

Attualità

JESI A SPASSO CON FIDO, NORME DA RISPETTARE E PROPRIETARI DA EDUCARE

Tutela e civile convivenza con gli animali, incontro pubblico tra chi possiede cani – e non –  l’assessora Cinzia Napolitano e il comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi: sul tavolo la normativa vigente  

JESI, 21 novembre 2019 – Non è semplice andare a spasso con Fido. E non lo è proprio perché, come noi in fondo, ha bisogno di attenzioni, di cure, di affetto. Ed essendo dotato anche di una buona intelligenza, anche di essere educato. E solo chi lo tiene con sé può farlo, se a sua volta sa cosa fare, di qui l’esigenza di corsi specifici. E non lo è anche per il fatto che sul nostro territorio ce ne sono ben 8.500 registrati all’anagrafe canina. Una popolazione variegata che va, comunque, tutelata e seguita.

L’incontro pubblico di ieri, alla sala comunale di via San Francesco – tra l’altro affollata visto l’interesse dell’argomento -, prendendo spunto dall’ordinanza sindacale 92/2018 ha visto il confronto tra le istituzioni comunali, rappresentate dall’assessora Cinzia Napolitano, in veste di moderatrice, e dal comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, e i possessori e non di cani. Al tavolo dei relatori anche Stefano Giardinieri, medico veterinario, e Daniele Barbanera, addestratore cinofilo.

Ordinanza che è andata ad affiancarsi al Regolamento di Polizia Urbana e alle leggi regionali in materia e che  contiene le “Disposizioni di comportamento dei proprietari di cani nei luoghi aperti, giardini, parchi e aree pubbliche e per il benessere dei cani e per la convivenza fra cani e uomo”.

Un orizzonte di prescrizioni le quali, già dall’applicazione di un anno fa – con l’affiancamento nei controlli delle Guardie zoofile di Legambiente, presenti all’incontro – suscitò non poche polemiche e che ora, con l’avvento del 2020, si cercherà di trasferire e integrare nel corpo unico del Regolamento di Polizia Urbana.

«Faremo una valutazione di quella che è la normativa attualmente vigente a Jesi – ha spiegato Lupidi – rifletteremo su alcuni spunti significativi e importanti arrivati dagli interventi che ci sono stati in questo incontro. Cercheremo di ridurre a un unico articolato il comportamento del detentore dell’animale per rendere assolutamente chiaro che cosa si potrà fare e cosa no. E, nei limiti del possibile, di contemperare le esigenze operative con quelle rappresentate dai conduttori».

20191120_183310 20191120_183446 20191120_183305 20191120_182448 IMG-20191120-WA0031 20191120_181631 20191120_192003 20191120_191955 IMG-20191120-WA0030 IMG-20191120-WA0034 IMG-20191120-WA0035 20191120_200053 IMG-20191120-WA0028 IMG-20191120-WA0027 IMG-20191120-WA0029
<
>
Cristian Lupidi, Cinzia Napolitano, Daniele Barbanera, Stefano Giardinieri

Restano, cifre alla mano, le 77 sanzioni – definite dal comandante «fisiologiche» in undici mesi  – comminate dall’inizio dell’anno per varie violazioni riferibili sia all’ordinanza che alle leggi regionali e al Regolamento di Polizia Urbana, 151 servizi effettuati, dei quali 118 dalla Polizia Locale e 33 dalle Guardie zoofile, 209 microchip controllati.

I nodi  ancora al pettine, comunque, sono noti e sono emersi: tra tutti, il problema del contenitore d’acqua da tenere sempre con sé per ripulire dall’urina marciapiedi e strade. Ovvio che negli spazi verdi o di terra non sarebbe necessario, ma resta il fatto che la bottiglietta – ad oggi – va sempre e comunque portata. Un aiuto, soprattutto per quando ci si reca – o per chi risiede – in centro storico, potrebbe venire dall’installazione di apposite fontanelle ma c’è sempre il problema dei costi. Come pure relativamente ad appositi contenitori per le deiezioni,  contenitori che non lasciano filtrare cattivi adori e sono muniti di guanti e sacchetti. E c’è chi ha proposto anche l’accesso regolamentato degli animali in centro. Come per le auto.

E poi l’utilizzo ininterrotto del guinzaglio – non superiore al metro e mezzo – e la museruola sempre a portata di mano per piccole o medie e grandi taglie di cani. Per arrivare al divieto di condurre l’animale nelle aree attrezzate per bambini e in questo caso non è ammesso farli defecare nel raggio di 100 metri.

«Sono emersi suggerimenti interessanti – ha sottolineato l’assessora Napolitano – per cui potremo migliorare il regolamento per la convivenza cittadina con i cani che non possono essere lasciati dove si vuole, vanno sempre controllati, e le deiezioni raccolte».

Si è parlato anche di aree di sgambamento, da quella di Colle Paradiso a quella, esemplare, dell’ex Smia, ma è emersa la necessità che ogni quartiere ne dovrebbe avere una. L’area di via del Burrone, a ridosso del campo sportivo Cardinaletti, nonostante un cartello lo indichi, non è ancora di sgambamento eppure ci scorrazzano cani senza guinzaglio.

«Dobbiamo cambiare la cartellonistica – ha precisato Cinzia Napolitano – così non va bene. Però sarebbe pronta per essere adeguata».

Un commento anche da parte di Massimiliano Lucaboni, critico del primo momento nei confronti dell’ordinanza, il quale ha definito l’incontro «interessante e bene ha fatto l’Amministrazione a confrontarsi con chi un cane lo possiede. Ora bisognerà vedere che tipo di regolamento uscirà. Torno a ribadire che sanzionare senza collaborazione serve a poco. Jesi ha bisogno di situazioni che favoriscano l’adozione dai canili, cosa che oggi non avviene».

Lapidario Daniele Barbanera, l’esperto addestratore cinofilo: «Ci vuole sempre buon senso per evitare situazioni non consone».

Se il problema sono i proprietari, comunque, che debbono imparare a conoscere e gestire i propri cani – in  zone decentrate della città, è stato fatto notare, ne vagano diversi in libertà –  un’occasione potrebbe essere il ciclo di tre incontri gratuitiAnimali in città” promosso dal Comune in collaborazione con Dog Skills, in programma al Palazzo dei Convegni il 16 e 30 gennaio e il 13 febbraio prossimi. Si parlerà di cuccioli in casa, gatti e cani.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

Continua a leggere

News