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Jesi Al Pergolesi, “Il Trovatore” apre la 55ma Stagione Lirica

Trovatore Jesi_compagnia opera e Lucia Chiatti direttore generale FPS

Un’opera della tradizione per il debutto, in scena domani e domenica, ieri pomeriggio l’anteprima per le scuole del progetto Musicadentro

di Tiziana Fenucci

Jesi, 20 ottobre 2022 – Presentata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, l’opera inaugurale della 55ma Stagione Lirica di tradizione, Il Trovatore di Giuseppe Verdi, che andrà in scena al Teatro Pergolesi domani venerdì 21 ottobre, alle 20.30 e domenica 23 ottobre, alle 16.

Ieri pomeriggio l’anteprima per gli studenti delle superiori che hanno aderito al progetto Musicadentro 2022. 

«Quest’anno la Stagione Lirica sarà all’insegna della tradizione e dell’innovazione – ha spiegato Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini -. La possibilità di metterci in rete con altre realtà simili alla nostra, ci ha permesso di lanciarci in produzioni di qualità in cui anche gli attori più giovani trovano il loro spazio di esordio e possono mettere in risalto lequalità vocali, che avremo modo di apprezzare appieno durante gli spettacoli».

«Sbirciando durante le prove, mi ha colpito il lavoro di dovizia nei particolari, soprattutto nella costruzione della regia e di ogni singolo movimento in scena, per ottenere il risultato della completa naturalezza della recitazione. Ho osservato il lavoro puntuale del direttore d’orchestra e un allestimento scenico di grande impatto, dovuto anche alla possibilità di tornare quest’anno, all’allestimento completo». 

Il dramma in quattro parti di Salvatore Cammarano, vede la regia di Deda Cristina Colonna, regista esperta di opere del 7-800 e dell’opera contemporanea, la scenografia e i costumi di Domenico Franchi e la musica della FormOrchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Francesco Rosa.

«Siamo riusciti a trovare un cast eccellente per quest’opera della produzione verdiana – ha spiegato il direttore d’orchestra -, in cui trionfa il bel canto: il gusto della melodia e della parte cantata si fondono con la componente drammatica. Ho trovato voci che mi hanno seguito nella cura del fraseggio e della musica per dare vita ad un’opera crepuscolare, quasi da camera, dove  tutto è intimo, le voci morbide ed espressive».

Il coro è il Coro lirico marchigiano V. Bellini, nella compagnia di canto il personaggio di Leonora è interpretato da Marily Santoro, Manrico il Trovatore è il tenore Gaston Rivero, il Conte di Luna è il baritono George Nelson Martinez Gonzalez, Azugena è interpretata dal mezzosoprano Carmen Topciu, Ferrando è il basso Carlo Manliverno, Ruiz è il tenore Francesco Marsiglia, Ines il soprano Brigida Garda, infine Gianni Paci interpreta un vecchio zungaro e Alessandro Pucci un messo.

«Ringrazio tutte le maestranze del teatro e tutta la struttura che ci ha permesso di mettere in scena quest’opera, sono stata sostenuta da un cast di attori di diversa esperienza, accomunati da un autentico interesse per questo lavoro. La notte del Trovatore – ha spiegato la regista Deda Cristina Colonna rappresenta l’ultima notte del medioevo, il personaggio che matura di più nel corso dell’opera è Leonora, divisa tra l’amore di due uomini: Manrico, che le dimostra un sentimento immaturo e deludente e il Conte di Luna, che le propone un amore appassionato e prepotente. Una condizione frustrante che la spinge a scegliere la morte come unica via di salvezza». 

Le composizioni spaziali delle scenografie, ha raccontato Domenico Franchi, si ispirano alla tradizione iconografica italiana del ‘400. 

«Lo spazio è essenziale e geometrico ma con richiami e riferimenti specifici. Così anche i costumi e tutte le posizioni in scena seguono questa iconografia per creare una dinamica di sentimenti ben espressa da un cast internazionale».

Anche l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli ha mandato il suo saluto, non potendo essere fisicamente presente, augurando una buona stagione teatrale e complimentandosi per l’iniziativa Musicadentro che ha coinvolto quest’ anno 1.200 studenti degli istituti superiori della provincia di Ancona, tra cui: Jesi, Fabriano, Senigallia, Sassoferrato, Falconara e Ancona.

Tra le altre iniziative della Fondazione: la mostra nell’atrio del loggione del teatro, da domani 21 ottobre, con l’esposizione dei disegni dei bambini che hanno partecipato al progetto C’era una volta un castello, un balcone, un pozzo e un pittore… che ha ispirato la campagna di comunicazione della Stagione Lirica.

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In collaborazione con il Comune, per tutta la durata dell’eventi teatrale, Musica nell’aria Sinfonie ed ouverture open air proporrà, nella settimana che precede il debutto delle varie opere, le musiche delle opere stesse nelle vie della città, dalle 19 alle 19.30, grazie all’impianto di filodiffusione. 

(foto Binci)

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