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Cronaca

JESI Altra vittima del Covid: deceduto Gilberto Fabrizi, “il Bianco”

Aveva 75 anni, da giorni combatteva con il maledetto virus ed era in terapia intensiva a Civitanova Marche, il cordoglio degli amici

JESI, 11 aprile 2021 E’ deceduto il Banco, Gilberto Fabrizi, 75 anni. Da giorni malato e a combattere con il maledetto virus che lo aveva in un primo momento visto ospedalizzato a Senigallia. Negli ultimi giorni era stato trasferito in terapia intensiva a Civitanova Marche ma purtroppo non ce l’ha fatta a superare l’ultima crisi che lo ha colpito e nella notte quando è deceduto.

Gilberto Fabrizi aveva lavorato una vita alla Manifattura Tabacchi di Chiaravalle e, una volta in pensione, stazionava sempre tra Corso Matteotti e via Cavour dove la moglie Anna gestiva un avviato esercizio commerciale di mercerie.

Tifosissimo del Milan passava le sue ore libere e di divertimento al Circolo Cittadino di Jesi dove era anche socio. Da giovane aveva militato nell’Aurora Calcio. Era un grande organizzatore. Vinceva quasi tutti i tornei estivi di calcio allestendo squadre composte dai migliori giocatori della Vallesina e non solo.

Increduli gli amici e innumerevoli gli attestati di cordoglio tramite i social.

Così lo ricorda, commosso, l’Onafifetto Piergiorgio Memè: «Saluto un altro amico che se ne è andato! Il Bianco ha raggiunto a poche ore di distanza i suoi amici Tagnin e Zeppò, una convocazione la sua che completa una signora squadra che adesso assomma quantità e qualità. E’ inutile e doloroso trinciare ancora parole di distacco. Questi sono giorni di dolore e di paura e gli affetti e le amicizie vengono decimati senza pietà. E’ divenuto talmente routinante l’esercizio di dire addio ai nostri amici che non vorremmo assuefarci a questa abitudine dolorosissima. Io che tutto il santo giorno cerco disperatamente con le mie sciocchezze di sdrammatizzare tutto, comincio a mostrare i limiti di un esercizio sfibrante. Ciao amico Gilberto, buon viaggio e ricordati le scarpette quelle non le puoi dimenticare, ti serviranno per accarezzare il pallone come amavi tanto fare. Alla tua famiglia il senso del mio profondo dolore e un abbraccio sincero da un vecchio estimatore e compagno di tornei in tanti campi in cui trovare l’erba, era una chimera».

E questo è il ricordo dell’ assessore allo sport Ugo Coltorti: «In uno dei Consigli comunali dello scorso anno abbiamo ascoltato la toccante testimonianza del sindaco di Codogno… Oggi più di allora riesco a capire il suo stato d’animo, la sua sensazione di impotenza di fronte ad un virus che non guarda in faccia nessuno e che entra nella vita di intere comunità senza porsi domande…Sandro, Pino, Italo,Tagnì, Zeppò, e oggi il Bianco».

Lo sport jesino sta perdendo pezzi importanti che hanno scritto la storia della nostra città. Un grande abbraccio a tutti!».

La salma sarà trasferita presso la casa del Commiato Ciccoli e Brunori nella zona industriale di Jesi. Non sono stati ancora fissati né data né ora dei funerali.

Evasio Santoni

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