Attualità
JESI Benedizione degli animali, folla di fedeli a Borgo Minonna (video e foto)
19 Gennaio 2020
La festa di Sant’Antonio Abate ha ancora una volta richiamato tante persone davanti al sagrato e nella chiesa dedicata al patrono degli animali
JESI, 19 gennaio 2020 – Il tempo incerto e la leggera pioggia di stamane non hanno condizionato l’affluenza di fedeli nella chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate dove si celebrava la festa del patrono degli animali. Chiesa gremita sia dai parrocchiani, così come dai tanti possessori di animali domestici che annualmente portano i loro “compagni” di vita nel quartiere Minonna a ricevere la benedizione del vescovo.
Tanti gli animali lungo il sagrato della chiesa
E di animali questa mattina ce n’erano tanti sul sagrato della chiesa di Borgo Minonna, dagli immancabili cavalli di varia taglia, ai tantissimi cani e gatti, per arrivare agli uccelli di varie specie e a simpatici roditori. Molti di loro erano liberi o al più tenuti al guinzaglio o negli appositi “trasportini”, i più piccoli, invece, erano tra le braccia di giovanissimi e anziani che non hanno mai smesso di far loro le “coccole”.
Qualche piccolo animale ha anche presenziato il rito religioso officiato dal vescovo, mons. Gerardo Rocconi, assistito dal parroco, mons. Giuseppe Quagliani, rimanendo tranquillo accanto al proprio padrone. La cerimonia è stata allietata e animata dal coro parrocchiale, oggi particolarmente numeroso.
La benedizione del Vescovo
Nell’omelia il vescovo ha fatto riferimento al brano del Vangelo domenicale che si riferiva al battesimo di Gesù; momento che in buona sostanza ha rappresentato l’entrata del Cristo nella vita religiosa pubblica della sua terra. Riallacciandosi a queste vicende mons. Rocconi ha sintetizzato la vita di Sant’Antonio Abate il quale, ormai maturo, rimase orfano.
Un giorno Antonio rimase affascinato dalla predica di un sacerdote e decise di ritirarsi nel deserto da dove prese il via tutta la sua lunga esistenza votata a Dio e a Gesù. Sant’Antonio che la Chiesa ha designato come protettore degli animali.
Terminato il rito religioso il vescovo è uscito sul sagrato e dopo aver impartito una benedizione dall’alto della scalinata, è sceso tra la gente benedicendo gli animali che incontrava.
Ancora una volta, dunque, la ricorrenza di Sant’Antonio Abate ha dimostrato a tutti l’amore che molti nutrono per quelli che, un po’ tutti, definiscono “amici dell’uomo”.
Sedulio Brazzini
©RIPRODUZIONE RISERVATA