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Cronaca

JESI BILANCIO FONDAZIONE CARISJ: 2,7 MILIONI DI EURO PER IL MODERNO BLOCCO OPERATORIO DEL “CARLO URBANI”

JESI, 31 luglio 2015 – Bilancio in pareggio per la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi; nonostante le criticità ancora esistenti in Banca Marche, il 2014 si è chiuso con un saldo attivoregistrato pari a €. 116.422 – si legge in una nota che però precisa – se si tolgono poi a tale importo gli accantonamenti di legge e, per la parte rimanente, una quota per le erogazioni deliberate nel 2014, il nostro bilancio si chiude in pareggio”.
carisjAd illustrare il bilancio ed o progetti futuri è stato il Presidente, Alfio Bassotti, affiancato dal Segretario Generale, Mauro Tarantino. Il primo ha elencato tutti gli accorgimenti adottati per ridurre il carico delle spese generali, dall’abolizione degli straordinari al personale, al taglio di circa il 30% dei compensi agli amministratori ai quali è stato ridotto anche il così detto gettone di presenza. Tra i punti toccati da Bassotti quello riferito alla abolizione del bando che annualmente veniva portato all’attenzione di enti, istituzioni ed associazioni; bando che stabiliva dei contributi più o meno corposi per la realizzazione di progetti particolarmente interessanti e coinvolgenti la popolazione del territorio. Questo non significa che tali contributi non siano stati erogati, né che non ci saranno per Il futuro; lo dimostra il fatto che nel 2014 sono stati concessi contributi per 967.204 euro, oltre ai 2,7 milioni spesi per la realizzazione del modernissimo blocco operatorio del Carlo Urbani. “Credo emblematico il ricordare che la nostra fondazione non riceve più dividendi da Banca Marche dal 2012 – precisa Bassotti – una situazione, questa che si prevede realisticamente protrarsi anche per i prossimi esercizi. Una perdita complessiva – precisa il Presidente – che per i quattro anni (2012/2015) si stima in circa 20 milioni di euro”. Questa situazione ha comportato una perdita di valore delle azioni, passato da 0,43 a 0,35 € ciascuna.scritta
Parlando della cose fatte, Bassotti, oltre a ricordare il blocco operatorio al Carlo Urbani cita l’intervento a favore della comunità senigalliese, colpita dall’inondazione, l’istituzione del biennio di specializzazioni che completa il corso di studi a Jesi della sede distaccata dell’Università di Macerata; le modifiche allo statuto della Fondazione Colocci (università), il completamento del museo di Palazzo Bisaccioni, il restauro di 10 quadri che consente l’arricchimento dell’esposizione nella quadreria antica di altrettante tele per tre anni, il contributo concesso alle Croce Rossa di Jesi e Senigallia per l’acquisto di una nuova ambulanza ed il contributo all’opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia per l’acquisto di un mezzo di trasporto per disabili; infine l’acquisto di attrezzature diagnostiche di ultima generazione per gli ospedali di Jesi e Senigallia.
A tutto questo c’è da aggiungere la molteplicità di interventi nei palazzi della Fondazione con l’apertura al pubblico di musei di grade pregio, siano essi quadrerie, così come volumi delle fondazioni cassa di risparmio di tutta Italia o il museo delle monete e banconote italiane e dei coni delle medaglie realizzate per conto della banca conservati in quello che un tempo era il caveau dell’agenzia della Cassa di Risparmio di Jesi.
Tra le idee ed i progetti futuri Bassotti ha annunciato il prossimo trasferimento della statua di Federico II che, finalmente, entrerà dentro le mura della città per trovare spazio nel piazzale antistante Palazzo Ghislieri, dotato anche di una idonea recinzione; palazzo che ospiterà il Museo Virtuale su Federico II. Sempre nello stesso palazzo dovrebbero realizzarsi 41 posti letto per lo studentato universitario. Palazzo Bisaccioni è stato scelto per ospitare una ricca biblioteca federiciana, mentre al piano terra, primo e secondo piano del palazzo di via G. Martini – Costa Lombarda dovrebbe ospitare una seconda sezione dello studentato. Nel seminterrato, invece, si ricaverà una galleria, con ingresso autonomo in via Costa Lombarda, finalizzata ad ospitare mostre di pittura, scultura, cartellonistica, fotografica, ecc.
Tante altre sono le idee ed i progetti in capo al Presidente ed ai suoi collaboratori, ma perché possano diventare realtà occorre che questo particolare momento dell’istituto di credito venga superato nella maniera meno indolore possibile.
(Sedulio Brazzini)

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