Segui QdM Notizie
;

Cronaca

Jesi Bocchini al ministro Orlando: «Ignora le proposte di Confindustria»

«Rinnovi dei contratti e salario minimo non sono materia di discussione per noi», chiarisce il presidente degli industriali

Jesi, 9 giugno 2022 – «Spiace rilevare come il Ministro Orlando ignori o finga di ignorare le concrete proposte inoltrate da Confindustria per aumentare i salari e, al tempo stesso, migliorare la competitività delle nostre imprese attraverso il taglio del cuneo fiscale per 16 miliardi da destinare per 2/3 ai lavoratori», cosi Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona a seguito della visita del Ministro Andrea Orlando a Fabriano e Jesi.

Salario minimo e lavoro povero le questioni affrontate dal Ministro presente ieri a Palazzo dei Convegni.

«Rinnovi dei contratti e salario minimo non sono materia di discussione per Confindustria. – chiarisce il presidente degli industriali – Su 5,5 milioni di lavoratori delle aziende iscritte alla nostra organizzazione, solo 242 mila sono attualmente in attesa di rinnovo di contratto nazionale e i nostri minimi salariali sono tutti ben al di sopra del limite che il Ministro vorrebbe introdurre. Il Ministro parla di strali lanciati da Confindustria, che invece, dallo scorso dicembre non fa altro che porre la questione della dinamica salariale cercando dal Ministro risposte che non arrivano».

Le imprese sono in forte difficoltà dovuta «principalmente ai rincari delle materie prime e dell’energia dopo due anni di pandemia. Ora si aggiunge l’incertezza legata all’invasione russa dell’Ucraina e alle attese di rialzi dei tassi di interesse. Pensare che le nostre aziende, dopo aver già assorbito nei bilanci i rincari dei materiali e dell’energia, possano ora farsi carico anche di ulteriori adeguamenti salariali, significa ignorare le grida di dolore che provengono dal nostro tessuto imprenditoriale».

«Ci saremmo aspettati dal Ministro qualche parola in più sulle riforme delle politiche attive sul lavoro, sulla riforma del reddito di cittadinanza che sempre più disincentiva il lavoratore a cercare un’occupazione, ma evidentemente la campagna elettorale in corso richiama contenuti e toni che di certo non aiutano alla soluzione dei problemi di imprese e lavoratori».

©riproduzione riservata

Leggi anche

News