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JESI Casa Avis, Carlo Bellocchi: «Spazio in cui condividere valori e obiettivi»

Carlo Bellocchi

Il Coordinamento delle associazioni di volontariato: «Auspicabile aprirsi al nostro mondo in momenti di condivisione progettuale»

JESI, 11 settembre 2021 – Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia che l’Avis di
Jesi avrà una nuova sede grazie
ad una importante donazione di un benefattore, il concittadino Mario Duca; al quale va ribadita da parte del Coordinamento la riconoscente gratitudine che merita per il suo gesto munifico.

Mario Duca e Oriana Capitani, presidente di Avis Jesi

Questo gesto è molto significativo perché mette al centro della cronaca cittadina un esempio paradigmatico di quei valori che dovrebbero essere fondanti per una comunità. Altresì viene dimostrato come l’Avis Jesi, con la sua lunga storia, i suoi 1.600 soci, l’ininterrotta attività a favore di chi soffre, è una associazione vitale per questa nostra comunità che si fonda sui valori aggiunti del volontariato.
Un grazie sincero dunque va rivolto ai vertici dell’Avis di Jesi, che in questi anni hanno fatto di questa associazione un esempio di civiltà del dono.

Accanto a ciò, nella sua imponenza strutturale Casa Avis pone fin da ora il tema del suo utilizzo.

Come coordinamento auspichiamo che una struttura del genere venga al più presto pensata rispetto al
modo in cui appunto vorrebbe essere Casa
nella accezione più piena del termine, anche al di là della pur imponente attività legata all’Avis. Ci auguriamo che nei prossimi mesi proprio dall’Avis di Jesi vengano proposte, idee, iniziative tese a riempire di contenuti funzionali uno spazio di per sé unico nella nostra città per dimensione e collocazione baricentrica di un intero territorio.

In questo senso sarebbe anche auspicabile aprirsi al mondo del volontariato in momenti di condivisione progettuale, per cogliere al meglio i bisogni in uno spirito di sempre maggior condivisione di valori e obiettivi.

Per ultimo una notazione: ci è parso che la notizia (al di là della soddisfazione espressa dall’Avis nel darne notizia e del grazie per lo straordinario gesto di Mario Duca) non abbia avuto un pari rilancio da parte delle istituzioni.

Probabilmente emergenze mediatiche di altro genere ne hanno oscurato la importanza, distraendone l’interesse.

Speriamo che il tempo sia galantuomo e che sappia rimediare come è giusto che sia visto che Mario Duca e l’Avis Jesi lo meritano ampiamente.

Carlo Bellocchi
per il Coordinamento delle associazioni di volontariato – Ambito n.9

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