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Cronaca

JESI Casa di riposo, ritorno alla normalità: riprese le attività sociali

Tutti vaccinati, gli anziani stanno riprendendo le iniziative programmate dall’Asp9 che gestisce la struttura

JESI, 25 agosto 2021 – Con il lockdown alle spalle, tutti gli ospiti vaccinati e la ripresa delle visite dei
familiari
, la Casa di riposo di Jesi sta tornando alla piena normalità, anche con le nuove attività di socializzazione programmate dall’Asp Ambito 9 che gestisce la struttura.

L’estate ha infatti riportato nell’edificio di via Gramsci feste con musica dal vivo organizzate con l’animatrice Laura e le volontarie Avulss, proiezione di film e relativa critica cinematografica aperta a commenti e spunti di riflessione e anche uscite in piscina per rigenerarsi in acqua e dare la possibilità, a chi è ancora autosufficiente, di farsi una nuotata.

La Casa di riposo “Vittorio Emanuele II” di via Gramsci

Da settembre, poi, partiranno altri coinvolgenti progetti: dalla lettura dei quotidiani la mattina, ai laboratori di cucina, all’apertura di uno speciale salone di bellezza per manicure e acconciature. Durerà poi un intero anno il progetto di musicoterapia avviato a luglio con Renzo Canafoglia che si tiene due volte a settimana (foto in primo piano).

«Riprendere relazioni e socializzazione era importante per gli ospiti della Casa di riposo – ha sottolineato il presidente dell’Asp Ambito 9, Matteo Marasca – e per questo ringrazio il nostro personale, le animatrici e i volontari che hanno impostato un percorso ricco di appuntamenti per mantenere viva l’attività. Tra l’altro, con le dovute precauzioni legate alla pandemia, siamo tornati a coprire tutti gli oltre 100 posti disponibili presso la struttura, garantendo standard di sicurezza elevati e assicurando una assistenza costante agli ospiti presenti».

Matteo Marasca

«Sullo sfondo resta l’obiettivo di completare presto il progetto per la ristrutturazione dell’edificio di via Gramsci, con uno sforzo economico notevole di oltre 6 milioni, necessario sia per ristrutturare parti che hano urgente bisogno di interventi, sia per ampliare i posti disponibili, assicurando anche una significativa quota in Residenza sanitaria assistenziale».

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