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Cronaca

Jesi Caso Distretto sanitario San Francesco, opposizioni preoccupate

«Trattandosi di una proprietà comunale chiediamo l’intervento dell’Amministrazione per altre soluzioni» dicono da Per Jesi, «che il servizio resti nel quartiere», chiede PattoxJesi

Jesi – Alla notizia della chiusura del Distretto sanitario di via San Francesco l’opposizione in Consiglio comunale solleva le sue perplessità circa l’ipotesi di delocalizzare il servizio nel Distretto di via Guerri, con penalizzazione per i cittadini residenti, soprattutto gli anziani che hanno difficoltà a spostarsi dal quartiere.

Trattandosi di locali di proprietà comunale le richieste di intervento dei gruppi Per Jesi e Patto x Jesi, sono rivolte direttamente all’Amministrazione.

«Chiarito che i locali sono proprietà dell’Amministrazione comunale – dicono i rappresentanti dell’associazione Per Jesi – è importante far notare che dirottare i cittadini residenti nella parte nord della città, verso una zona dislocata, comporta inevitabilmente notevoli disagi, soprattutto per la popolazione anziana. I locali di via Guerri oltretutto sono oggettivamente ristretti e limitati negli spazi, pertanto concentrare un’utenza aggiuntiva così estesa in un unico punto di servizi risulta inadeguato e poco rispondente alle reali esigenze dei cittadini».

Va detto che riguardo allo spostamento dei servizi presenti al San Francesco, in mancanza di altri locali comunali idonei, il direttore del Distretto sanitario di Jesi, Corrado Ceci, ha sottolineato la volontà dellAst di trovare una soluzione funzionale al rispetto delle fasce più deboli dell’utenza, quindi anche gli anziani, valutando di dislocare le attività su più sedi, non solo quindi in via Guerri, ma anche in altri locali, tra cui si stanno valutando, per la parte amministrativa, alcuni uffici all’ospedale “Carlo Urbanie per i prelievi, lo stabile attualmente vuoto dell’ex laboratorio analisi in Corso Matteotti.

Essendo i locali del Distretto di via San Francesco di proprietà comunale, «Per Jesi, congiuntamente ai cittadini, chiede all’Amministrazione comunale la possibilità di reperire nella parte nord della città altri locali che possano ospitare e garantire in sicurezza tutte le prestazioni erogabili da un Distretto sanitario, al fine di assicurare la qualità di servizi necessari e di primaria utilità».

Sulla stessa linea anche la posizione del consigliere Giancarlo Catani di PattoxJesi, che nell’interrogazione che presenterà al prossimo Consiglio comunale, manifesta la preoccupazione per gli utenti più anziani di non riuscire ad accedere a un importante servizio e chiede all’Amministrazione comunale di «valutare le eventuali proposte alternative per fornire gli importanti servizi nel quartiere di San Francesco e comunque nei quartieri a nord della città».

(t.f.)

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