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Cronaca

Jesi C’è la buca per strada? La nuova app per la segnalazione al Comune

All’interno dell’applicazione Municipium da oggi è possibile comunicare le criticità cittadine ed essere aggiornati sull’esito dell’intervento

di Tiziana Fenucci

Jesi, 31 gennaio 2023 – E’ stato presentato stamattina il nuovo servizio rivolto ai cittadini, l’app Segnalazioni, all’interno della più ampia piattaforma Municipium, già attiva nel territorio e scaricata da 14 mila cittadini.

Presenti nella sala consiliare del Comune il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e la referente del progetto Elena Calabrese, che ha seguito la parte tecnica e i test insieme al Gruppo Maggioli, società sviluppatrice della piattaforma Municipium per tutti i Comuni d’Italia.

«L’app Segnalazioni – ha spiegato il primo cittadino – è un servizio in stretta sinergia con l’assessorato ai lavori pubblici, attraverso cui i cittadini potranno segnalare situazioni di criticità per cui richiedono l’intervento degli Uffici comunali. Questo servizio prevede che il cittadino non assista passivamente a ciò che accade in città ma diventi parte attiva, segnalando ciò che non funziona e attivando un’interazione con l’Amministrazione che lo terrà aggiornato, con un messaggio o via e mail, sull’evoluzione dello stato dell’intervento, fino alla chiusura della pratica».

Lorenzo Fiordelmondo ed Elena Calabrese

All’interno dell’app, le segnalazioni sono suddivise in 8 macrocategorie: strade e marciapiedi, semafori, verde pubblico, illuminazione pubblica, arredo urbano, rifiuti e igiene urbana, segnaletica, cimiteri. Suddivise a loro volta in 36 sottocategorie più specifiche. Si potranno spuntare quelle di interesse poi scrivere un messaggio con la segnalazione della criticità e inserire i propri dati personali, tra cui l’indirizzo e mail, per essere aggiornato sulla pratica, la geolocalizzazione, per indicare il luogo preciso della segnalazione e anche eventuali foto.

«La segnalazione classica, che finora veniva effettuata via telefono, allo sportello o tramite Jesi Servizi o la Polizia Locale, non verrà abbandonata del tutto – sottolinea Elena Calabrese – soprattutto nella fase iniziale e anche tenendo conto di un gap digitale di parte della popolazione che potrebbe non essere avvezza all’uso della tecnologia, in particolare i più anziani. In quel caso saranno i dipendenti a inserire in piattaforma la segnalazione, ma cercheremo in ogni caso di indirizzare gli utenti all’uso dell’app, o per i meno pratici all’uso del servizio on line su una pagina web dedicata, all’interno del sito del Comune».  

Il servizio è stato testato a partire da giugno 2022, con i dipendenti comunali che hanno inserito le segnalazioni pervenute negli uffici secondo i canali classici.

«Sono state gestite circa 700 segnalazioni in piattaforma, di cui il 65% risolte positivamente», ha sottolineato il Sindaco.

L’app Municipium è gratuita e può essere scaricata su qualsiasi dispositivo mobile, le segnalazioni non dovranno essere utilizzate per comunicare situazioni di emergenza o calamità naturale, per cui restano validi i numeri di emergenza già esistenti.

«L’app è un approccio che cambia radicalmente la relazione e la responsabilità di tutti nella cura dei nostri beni comuni», ha spiegato l’assessore Valeria Melappioni in una nota.

Nell’app è prevista anche una sezione speciale dedicata agli operatori, a cui possono accedere i gestori di scuole o impianti sportivi. Per ora sono partiti con i test gli operatori del’istituto comprensivo Carlo Urbani. Una volta inviata, la richiesta viene smistata in base alla macrocategoria selezionata e arriva al suo referente che provvederà a un ulteriore smistamento in base alla sottocategoria e al tipo di problema.

«Questo modello organizzativo consente un lavoro più puntuale degli uffici, che non si perdono dietro alla genericità delle richieste – ha puntualizato Lorenzo Fiordelmondo -, la creazione di questo servizio è di primaria importanza per l’Amministrazione, nell’ottica di un processo di digitalizzazione, previsto anche nel nostro programma di mandato, che in base alle direttive nazionali ed europee richiede la completa digitalizzazione degli Enti entro il 2026».

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