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JESI CHITARRE INFUOCATE E SANO ROCK: TORNANO SULLA SCENA I JESUS FRANCO AND THE DROGAS

Jesus Franco and The Drogas,

Il silenzio durato tre anni, torna sul palco il quartetto tra i più longevi della scena noise delle Marche

 

JESI, 7 marzo 2019 – Dopo un silenzio discografico durato tre anni, tornano sul palco i Jesus Franco and The Drogas. Il quartetto è tra i più longevi rappresentanti della scena noise rock del centro delle Marche.

 

Jesus Franco and The Drogas,Con “No(w) Future” il gruppo ritorna sulle scene: Michele Prosperi, alias Jesus Franco alla batteria; Andrea Carbonari, Andy Droga alla chitarra; Alessandro Fiordelmondo, Clipper Von Droga alla chitarra e Sonny Alabama, Andrea Refi alla voce. Dopo l’acclamato “Alien Peyote” (Bloody Sound Fucktory 2014) e l’EP “Damage Reduction” del 2016, il gruppo finalmente torna sulla scena e presenta il nuovo disco al Reasonanz di Loreto il prossimo 9 marzo, dalle 22.

“No(w) Future rappresenta il presente, la realtà che stiamo vivendo oggi come esseri umani – spiega il frontman Andrea Refi –  Vuole essere anche un richiamo al concetto di No future della scena punk originaria che vedeva nel 1984 (vedi George Orwell) la fine della società come la intendiamo noi. In realtà oggi stiamo ben peggio che nel 1984, la musica ormai è morta, viene proposta solo come una merce vuota tramite i talent show che si prefiggono in realtà di inebetire il cervello delle giovani generazioni per renderle innocue consumatrici di un prodotto come tanti”.

Jesus Franco and The Drogas copertina

La copertina del disco No(w) Future

Registrato lo scorso settembre da David Lenci a Senigallia, mixato e masterizzato da Alessandro Fiordelmondo a Padova, il disco contiene messaggi forti e chiari anche nei testi: “No Talent Show” è la fine della musica come messaggio di non allineamento al sistema. Solo degli imputati hanno bisogno di una giuria; “Right or Wrong” è un pezzo per quelli che oggi vogliono stare tutti dalla parte giusta, la musica non dice più no ma solo sì: alla moda, agli occhiali firmati, ai soldi come salvezza personale anziché per la propria comunità. “Wake Up“, la speranza è l’ultima a morire. Wake Up è la volontà di andare avanti, svegliarsi da questo torpore ipercinetico che è la realtà che viviamo tutti nell’Occidente “libero di consumare”, ma che ci fa perdere di vista le cose importanti della vita. Il disco contiene complessivamente sette tracce, una più carica dell’altra.

Eleonora Dottori

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