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Cronaca

JESI CITTADINANZA BENEMERITA (ALLA MEMORIA) AL DOTTOR BINI: I RICORDI LEGATI AL MEDICO DEI BAMBINI

I ricordi legati al medico dei bambini sono stati tracciati dagli amici del dottor Bini

I ricordi legati al medico dei bambini sono stati tracciati dagli amici del dottor Bini

Al dottor Primo Luigi Bini è stata conferita la cittadinanza benemerita (alla memoria)

Al dottor Luigi Primo Bini è stata conferita la cittadinanza benemerita (alla memoria)

JESI, 28 novembre 2015 – Quella sera dell’11 giugno erano in 22 i consiglieri comunali presenti nell’aula dei lavori; tutti loro hanno detto si alla proposta di conferimento della cittadinanza benemerita al dottor Luigi Primo Bini, personaggio noto sia per il suo impegno civile, sanitario e religioso, che per la simpatia che sapeva trasmettere a coloro che lo contattavano. Ieri pomeriggio (27 novembre) nella stessa aula consiliare il sindaco, Massimo Bacci, ha proceduto alla consegna materiale dell’attestato che certifica la benemerenza al dottor Bini. A riceverlo, a nome della moglie Maria Vitali (da tutti chiamata Mariella) e dei figli Francesca, Cesare e Letizia, la figlia maggiore Elisabetta. Prima della cerimonia vera e proprio il presidente del Consiglio comunale, avv. Daniele Massaccesi, ha letto la motivazione che ha spinto gli amministratori pubblici a deliberare il riconoscimento: “Medico dei bambini per antonomasia, punto di riferimento imprescindibile per migliaia di genitori, pediatra capace di coniugare alla grande professionalità una spiccata ed una profonda umanità, attività questa non disgiunta da un ricco impegno sociale che lo ha visto protagonista di tante iniziative a favore dei giovani e delle famiglie”. Il primo a ricordare la figura del dott. Bini è stato il vescovo, Gerardo Rocconi che gli ha tributato il merito di aver fatto risorgere il Consultorio della famiglia, il suo impegno nell’associazionismo cattolico, la sua vicinanza alle persone anziane, ai bambini ed ai giovani. Il prof. Vittorio Massaccesi, invece, ha ricordato di quando, giovanissimi entrambi, lui e Bini si adoperavano nella parrocchia di S. Maria del Piano, prima, ed in quella di San Sebastiano poi. Mancinelli, invece, ha descritto il medico nella sua quotidianità nei suoi rapporti con i giovani che, come lui, vivevano la gioventù e la maturità in un quartiere periferico qual’era il Prato. Poi ha ricordato una battuta che Bini era solito rivolgere ai giovani: “Ragazzi, rubbade con gli occhi” cioè fate tesoro di tutto quello che vi circonda. Ha poi ricordato la generosità, il legame ed il rispetto che Bini aveva nei confronti di don Roberto Vigo, anche lui insignito di analoga benemerenza. Il dott. Nazzareno Santoni ha ricordato Bini quando rivestiva l’incarico di presidente del circolo “Contardo Ferrini” e in tutte le altre occasioni.

La signora Maria Vitali, moglie del dottor Bini

La signora Maria Vitali, moglie del dottor Bini

“A nome di mia madre, dei miei fratelli e di tutte le nostre famiglie sono a ringraziare in primo luogo il Sindaco e il consiglio comunale tutto e poi relatori che si sono succeduti per il loro ricordo e la loro testimonianza e infine i tanti che si sono ritrovati qui, a ripercorrere con noi momenti, aspetti, curiosità della lunga vita di nostro padre, così intensa e ricca”, ha esordito Elisabetta Bini che poi ha ricordate alcuni episodi della vita del babbo. Tra i più curiosi, la fretta nel lasciare il suo ambulatorio o il suo reparto per correre al Consiglio comunale dove sedeva sui banchi dei consiglieri; ricorda anche gli insegnamenti loro rivolti quali quello di pagare le tasse o quello che diceva “la maestra, il professore ha sempre ragione”, insegnando così l’obbedienza.
Alla fine degli interventi e prima della consegna materiale della pergamena, il Sindaco ha voluto ricordare con belle e sentite parole la figura del dottor Luigi Primo Bini, ultimo cittadini di Jesi a ricevere l’onorificenza di “Cittadino Benemerito”. E se l’è veramente meritata.
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