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Cronaca

JESI City Post, un museo a cielo aperto che racconta la comunità

I primi manifesti affissi in città, stamattina, al Palasport di via Tabano: da un’idea di Francesca Tilio, Graziano Giacani e collettivo “Pensiero Manifesto”

JESI, 4 giugno 2020Affissi in città i 70 manifesti targati City Post. L’iniziativa è nata da un’idea della fotografa e artista Francesca Tilio, unitamente a Graziano Giacani e al collettivo Pensiero Manifesto, che è stata subito accolta dal Comune di Jesi e da Abaco Spa, società che gestisce le pubbliche affissioni. 

Graziano Giacani, Luca Butini e Francesca Tilio

Questa mattina sono stati presentati i primi manifesti affissi al Palazzetto dello Sport di via Tabano.

«Un’idea che dimostra la vivacità creativa della città – ha detto l’assessore alla cultura Luca Butini -. Spazi sviliti che, pubblicizzando eventi mai realizzati per via dall’emergenza sanitaria, avevano perso la loro capacità comunicativa e che così l’hanno riconquistata».

Francesca Tilio

«L’idea è nata con estrema semplicità – ha raccontato Graziano Giacani, ideatore del Brand Festival -. Questi spazi non erano più vitali così abbiamo pensato a un modo per far vedere la vita della città. Sono circa 100 le opere che ci sono pervenute per realizzare questi 70 manifesti, di cui tre da metri 6×3, sparsi in tutta la città».

«Hanno partecipato professionisti ma anche persone con il desiderio di sentirsi parte di una comunità, che si racconta – ha aggiunto Francesca Tilio -. Un museo a cielo aperto che racconta la vivavità e la cretività della città».

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Graziano Giacani, Luca Butini e Francesca Tilio

City Post è il frutto di una sinergia che coinvolge diverse realtà del territorio: la Digit All che ha stampato tutti i manifesti e Abaco che ha subito creduto nell’iniziativa ma anche i Musei Civicii, il Teatro Pergolesi e il Liceo Artistico Mannucci di Jesi.

«Stavamo lavorando con gli studenti a un progetto simile – ha aggiunto il professor Massimo Ippoliti -. Abbiamo colto questa opportunità per valorizzare l’impegno dei ragazzi che ringrazio per il lavoro svolto».

(e.d.)

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