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Cronaca

JESI Civiche benemerenze: cancellato il “Premio donna”

comune di jesi

Stessa sorte per il riconoscimento alle Forze dell’Ordine, le due novità precedentemente introdotte sono state tolte dalla bozza che approderà in Consiglio comunale

JESI, 17 febbraio 2021 Cassati il “Premio donna” e il riconoscimento alle forze dell’ordine per il 4 novembre dalla proposta di modifica del regolamento delle civiche benemerenze.

I due momenti figuravano nella bozza di regolamento pervenuta ai consiglieri comunali a fine gennaio ma il regolamento è stato, evidentemente, rivisto e la più recente proposta di modifica non include più i due momenti.

In particolare quello istituito l’8 marzo, denominato appuntoPremio donna”, aveva fatto discutere: l’opposizione di Jesi in Comune aveva evidenziato come non fosse necessario istituire un premio ad hoc visto che il regolamento sulle onorificenze è generale ed include, ovviamente, anche le donne.

Stando alla proposta di modifica attuale, che sarà discussa al prossimo Consiglio comunale, il conferimento della Cittadinanza Onoraria si concretizza con la consegna da parte del Sindaco o di un suo delegato, in nome e per conto della comunità di Jesi, «di una medaglia e di una pergamena che attesta l’iscrizione simbolica, di coloro i quali non iscritti all’anagrafe del Comune di Jesi  – e ancora – conseguendo traguardi prestigiosi a livello nazionale e/o internazionale, e che la città si ritenga onorata di annoverare fra i propri cittadini per gli alti meriti conseguiti».

Il sindaco Massimo Bacci e l’ex capitano dei carabinieri Mauro Epifani cui nel 2016 era stata conferita la cittadinanza onoraria

Le cittadinanze onorarie saranno conferite nel numero massimo di due all’anno: «E’ prevista anche la concessione di speciali attestati per significare la riconoscenza della cittadinanza jesina per l’opera svolta da personaggi caratteristici locali, da istituzioni, associazioni, enti e società nelle varie attività economiche, sociali, assistenziali, culturali, formative, sportive, nonché per elevati atti di coraggio e di abnegazione civica – prosegue la bozza del documento -. Gli attestati, costituiti da apposita pergamena in cui viene data esplicita menzione di meriti, attitudini, attività ed esperienze che sono alla base della civica riconoscenza, non possono superare, annualmente, il limite di cinque».

Attestati questi ultimi che vengono conferiti dal Sindaco «su proposta delle Consulte presenti e costituite a Jesi, che annualmente indicano ciascuna un nominativo di una persona meritevole o che si sia distinta in campo o ambito sportivo, che si sia prodigata in concreto nell’ambito delle pari opportunità, che si sia impegnata per la pacifica convivenza, che si sia distinta in ambito o campo culturale e turistico, e nel mondo dei giovani e della scuola».

Confermato invece il riconoscimento per l’Ambasciatore di Jesi: «Particolare onorificenza destinata a persone residenti e non residenti nel Comune di Jesi, le cui attività e storia personale le rendono fortemente legate al territorio jesino, e tali da caratterizzarle e rappresentarle in maniera particolarmente significativa: i traguardi conseguiti, di assoluto prestigio e di ampia ed indiscussa importanza a livello nazionale e/o internazionale, l’esempio e l’alto riferimento sono i segni distintivi che inducono la Città di Jesi a ritenerle meritevoli di essere accostate al nome della città e a rappresentarne con onore la comunità intera, in Italia e nel Mondo. Il titolo di Ambasciatore è conferito con deliberazione del Consiglio comunale, con maggioranza dei 2/3 dei consiglieri aventi diritto».

(e.d.)

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