JESI Consulta per la Pace, Drissi: «Ci attendono grandi sfide»

Il nuovo coordinatore è mediatore linguistico culturale di lingua araba, pronto a riprendere le fila della realtà composta da tante associazioni

JESI, 30 giugno 2021 – «La Consulta per la Pace è una realtà dinamica e piena di idee: ora riprendiamo le fila perché grandi sfide ci aspettano»: El Mostafa Drissi è pronto a rimboccarsi le maniche per proseguire il cammino della Consulta della quale è il nuovo coordinatore.

Dal 2006 in Italia, prima a Santa Maria Nuova, poi a Jesi dal 2014, Drissi è mediatore linguistico culturale di lingua araba ed educatore con la Cooss Marche.

«Molti appuntamenti della Consulta sono noti, come il lancio dei palloncini o i mercatini solidali, ma tanto si è lavorato anche durante la pandemia».

Entrato nella consulta con l’associazione Amichevole Marocco-Italiana della Vallesina (Amiv), cinque anni fa, Drissi la conosce molto bene.

«La Consulta è cresciuta nel tempo come lo sono le realtà che la compongono – spiega -. Ha svolto un percorso importante tanto da comporsi di 32 associazioni: una Consulta dinamica con tante idee. In passato con il Comprensivo Federico II, anch’esso nella Consulta, abbiamo approfondito con gli studenti di ogni ordine e grado culture sconosiute come quella del Pakistan. Occasione preziosa nella quale abbiamo parlato delle storie dei rifugiati, del dolore e delle difficoltà che si incontrano: comprendere l’altro non è scontato».

Gli impegni da affrontare sono molti.

«Ora dobbiamo rcuperare i momenti persi per via della pandemia e curare le ferite dovute ai tanti affetti persi in questi mesi. La Conulta avrà un occhio di riguardo all’ambiente e al tema della cittadinanza che pesa tanto ma significa anche tanto: capisco che è un argomento spinoso ma credo che dobbiamo lavorarci per avvicinare le persone. D’altronde la Consulta nasce per sensibilizzare la popolazione su vari temi, questo è uno di quelli».

Eleonora Dottori

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