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Cronaca

JESI Coronavirus, il dirigente scolastico Fabrizi: «Solo insieme potremo farcela»

scuolabus disegni

Accorato appello: «Non ci sarà virus contro l’amore e la passione che ogni giorno gli insegnanti mettono verso i ragazzi che hanno davanti»

JESI, 26 febbraio 2020 – Personale Ata e di segreteria pienamente operativi nelle scuole della città.

A destra il dirigente Massimo Fabrizi

«La situazione stamattina è tranquilla, nonostante le notizie contrastanti che sono circolate – precisa il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Federico II, Massimo Fabrizi -. Il personale scolastico è a scuola e sta lavorando come sempre: i locali vengono disinfettati secondo buonsenso».

L’appello di Fabrizi: «Ora più che mai c’è bisogno di unità e fiducia. Dobbiamo essere un corpo unico per traghettare questo Paese al di là della situazione contingente. Abbiamo bisogno anche di voi, dei genitori. Solo insieme, tutti quanti, potremo farcela. E sono certo che ce la faremo».

Buonsenso e collaborazione: «Questo Paese sembra vivere ormai una guerra, subdola e invisibile, assurda per tanti versi. Una guerra che ha un nemico che è spuntato fuori dal nulla, in un giorno qualunque di un inverno quasi senza pioggia. Oggi siamo terrorizzati da un virus, un microbo invisibile che, ci dicono, sta alterando le nostre vite. Andiamo avanti con bollettini medici che sono frutto di tamponi e di una psicofobia quotidiana che ci allontana gli uni dagli altri, facendoci guardare i nostri simili come appestati».
«Dirigo una scuola stupenda in cui, ogni giorno, ho la fortuna di poter guardare dentro agli occhi bambini e ragazzi di tutto il mondo. Dentro ai loro occhi mi perdo, poiché vi leggo la gioia di stare su questa terra, in un mondo che li ha fatti tutti uguali, al di là del colore della loro pelle e del loro credo religioso».
«Io sono un uomo fortunato, poiché ho avuto e ho la possibilità di vivere queste emozioni, che non sono cosa da poco».
La paura per il coronavirus non deve dividere: «Non ci sarà virus che mi impedirà di abbracciare il bambino albanese che quasi ogni mattina viene a salutarmi! Non ci sarà virus che impedirà di avvicinarmi ai miei ragazzi, che considero come miei figli, tutti quanti! Siano essi cinesi, arabi, italiani, macedoni, bengalesi! Non ci sarà virus contro l’amore e la passione che ogni giorno gli insegnanti di questa scuola mettono verso i ragazzi che hanno davanti».
Eleonora Dottori

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