Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Donne e scienza, guerre stellari ai pregiudizi 

Patrizia Caraveo, eccellenza italiana della fisica, ha incontrato gli studenti di Jesi in occasione dell’8 marzo: «La strada delle donne nella scienza non è facilissima ma può portarvi molto lontano»

di Elena Tisè

Jesi, 9 marzo 2023 – Nella giornata di ieri la professoressa di astrofisica dell’Università di Pavia, Patrizia Caraveo ha tenuto una lectio magistralis rivolta agli studenti degli istituti superiori, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna.

Focus della conferenza il rapporto donne-scienza e l’importanza di coltivare i propri sogni liberandosi dal giogo dei pregiudizi, di genere e non solo. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Jesi, si è svolta presso Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

Presente all’incontro anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo (foto in primo piano) che ha sottolineato il ruolo della consapevolezza rispetto a un tema che interessa non solo le donne ma l’intera comunità e per il quale «c’è ancora molta strada da fare».

«Intitolare alcune aree verdi della nostra città a figure femminili non è un gioco ma un modo di crescita collettiva». 

«Ragazzi, chi di voi sa che cosa è successo l’8 marzo?», ha esordito così Patrizia Caraveo, nel suo appassionato e incisivo intervento a sostegno delle donne e del loro diritto di scegliere.

Una laurea in astrofisica, nel 2021 ha vinto ex-aequo con la scienziata Elena Aprile il Premio Enrico Fermi della Società italiana di fisica (Sif) ed è stata inserita nell’elenco delle cento esperte in area Stem, nell’ambito del progetto 100 donne contro gli stereotipi per la scienza. Oggi insegna all’università di Pavia, collabora a diverse missioni e fa parte dell’Unione astronomica internazionale.

Patrizia Caraveo a Palazzo Bisaccioni

Nel suo discorso, la ricercatrice e docente ha ripercorso la storia degli stereotipi di genere: una storia antica, che comincia con la nascita della società occidentale stessa.

Teorizzata, fra gli altri, da Aristotele, l’idea di una costitutiva inferiorità femminile nacque nella patria della democrazia, fu cavalcata dai padri della Chiesa e attraversò la storia permeandola di secolo in secolo.

«E’ un dato mondiale che le donne siano pagate meno degli uomini per svolgere le stesse mansioni. Ci sono leggi, anche in Italia, che tutelano le donne in tal senso ma esistono modi per aggirarle, allora la cosa più importante è conoscere il problema, imparare a riconoscere questi pregiudizi».

«Una parte del nostro cervello – ha sottolineato – è molto antica, ancora oggi alcuni stereotipi sono così radicati nella nostra cultura che non li vediamo nemmeno ma possono condizionare le nostre decisioni, il nostro futuro. E’ importante che si abbiano modelli a cui ispirarsi quando arriva il momento di scegliere». 

Di qui il ricordo di alcune grandi donne che hanno fatto la storia della scienza: Marie Curie, Katherine Johnson, Mary Wallace Funk (Wally Funk), Samantha Cristoforetti. Il mondo accademico – questo il messaggio di Patrizia Caraveo – specialmente quello scientifico, non è immune dalle diseguaglianze di genere ma fare scienza si confà perfettamente alle donne quanto agli uomini, non c’è motivo di credere che esistano competenze maschili e femminili.

Quanto al rapporto tra scienza e maternità – ha spiegato – fare scienza non preclude la possibilità di avere una famiglia ma è importante capire che l’accudimento dei figli non è prerogativa esclusiva delle donne.

«Quando alla Cristoforetti hanno ricordato, nel corso della sua seconda missione, che avrebbe lasciato due figli a casa, lei educatamente rispose che erano con il loro padre, dunque in ottime mani. Io al suo posto avrei aggiunto: perchè non lo chiedete anche al mio collega?»

L’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, la responsabile della biblioteca Letizia Tombesi

Al termine della conferenza Patrizia Caraveo è stata invitata a visitare la Biblioteca Planettiana e ha donato al Comune di Jesi tre libri che affrontano il tema dei diritti delle donne da punti di vista diversi: “Uomini e donne: stessi diritti?” e “Sidereus Nuncius 2.0. I messaggeri celesti della nuova astronomia” di Patrizia Caraveo e “Donne nella scienza” di Maria Pia Abbracchio e Marlisa d’Amico, una scienziata e una costituzionalista, entrambe prorettrici dell’Università Statale di Milano.

(foto in primo piano, l’astrofisica Patrizia Caraveo con il sindaco Lorenzo Fiordelmondo)

©riproduzione riservata

News