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Cronaca

Jesi Erasmus Plus: educazione internazionale alla “Borsellino”

La scuola media è tra le apripista in Italia a promuovere il progetto per studenti della secondaria di primo grado

di Tiziana Fenucci

Jesi, 21 settembre 2022 – Bilancio positivo alla Paolo Borsellino, per il primo  anno di Erasmus Plus, il programma dell’Unione Europea finalizzato a promuovere l’internazionalizzazione dell’azione educativa nei settori dell’istruzione, della formazione e dello sport.

L’adesione al progetto ha coinvolto 2 gruppi di studenti: 24 in tutto, tra ragazze e ragazzi delle classi terze, oltre a 5 docenti accompagnatori. Meta dello scambio educativo: le città di Siviglia, in Spagna (dal 14 al 25 luglio) e di Arklow, in Irlanda (dal 18 al 28 agosto)Studenti e insegnanti hanno usufruito di una borsa di studio gratuita che ha coperto spese di viaggio, vitto e alloggio.

Un’iniziativa che generalmente si rivolgeva agli studenti delle scuole superiori o dell’università ma che dal 2021 ha esteso la partecipazione anche a studenti di età inferiore.

«Volevamo partecipare a questa sfida educativa – ha spiegato la dirigente, Sabrina Valentini – una grande novità, che è l’estensione dell’Erasmus al target degli studenti della scuola media. Questo significa mettere a disposizione una borsa di studio gratuita per gli alunni meritevoli, anche di quelli che non potrebbero permettersi un viaggio di studio all’estero, e che possono così arricchire il curriculum con un’esperienza spendibile a livello europeo. Siamo tra i pochi Istituti comprensivi finanziati dall’Ue per la mobilità degli studenti di secondaria di primo grado e abbiamo vinto anche il progetto Erasmus Plus per l’anno scolastico 2022/2023». 

L’esperienza formativa all’estero non si traduce nelle semplici lezioni in lingua, ma piuttosto in uno scambio culturale e nell’acquisizione di pratiche di studio e metodi di insegnamento provenienti da realtà diverse dalla propria. 

«L’ Erasmus ti insegna a fare conversazione con persone straniere, essere puntuali agli appuntamenti e orientarsi in città che non conosciamo.- ha detto Leonardo P. studenteE’ un’occasione per conoscere persone di altre classi della scuola e di altri paesi, è un’occasione per fare amicizia. È un’esperienza fantastica!».

I ragazzi hanno sviluppato capacità di autonomia e si sono arricchiti grazie all’incontro con nuovi amici e nuovi metodi di studio. Un’esperienza di scambio importante sia per gli alunni che per i docenti.

«Sia i ragazzi che noi docenti abbiamo ancor più sviluppato, oltre all’uso della lingua straniera, competenze relazionali, organizzative e comunicative di cui faremo certamente tesoro negli anni futuri», ha spiegato la docente Sara Palmolella.

Un progetto, quello dell’Erasmus, in cui la Comunità Europea crede così tanto da aver stanziato un investimento pari a 28,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, cifra che si è raddoppiata rispetto ai 14,7 miliardi del 2014-2020 e che ha come obiettivo l’istruzione e la formazione inclusiva di alta qualità, l’apprendimento formale e informale, promossi dalla mobilità all’estero e dal concreto confronto con i pari

«Come dirigente scolastica, ho trovato molto stimolante confrontarmi su aspetti organizzativi e gestionali con i presidi spagnoli e irlandesi- ha sottolineato  Sabrina Valentini -. Ho annotato tante idee da trasferire nella nostra scuola per arricchire l’offerta formativa degli studenti e i nostri laboratori, che cercherò di realizzare durante l’anno, grazie ai fondi del Pnrr per ambienti di apprendimento innovativi».

Le testimonianze degli studenti

«Quando sono stata accettata non sapevo come reagire perché da una parte ero felice di andare in viaggio ma dall’altra ero spaventata e con mille paure. Ora dopo aver fatto il viaggio sono consapevole di aver fatto la scelta giusta, perché è un’esperienza che ti cambia, ti fa maturare e ti rende più indipendente». Margherita Q. 

«Mi sono divertito moltissimo e ogni giorno abbiamo sempre imparato qualcosa di nuovo. È stata un’esperienza emozionante e piena di sorprese. Spero vivamente di poter rivivere tutto ciò in futuro». Pietro C.

«I 10 giorni più belli della mia vita: ho conosciuto nuove persone, ho viaggiato con loro e visitato nuovi posti. E tutto questo sempre uniti e accolti da una famiglia attenta a tutto, ai minimi dettagli e che ci trattava come se fossimo veramente loro figli». Matteo C.

«È stato un modo per conoscere un Paese per me nuovo e per poter approfondire l’inglese parlato come, di sicuro, a casa non avrei fatto. Inoltre sono più ricca a livello personale perché per la prima volta non avevo i miei genitori lí, pronti a risolvere ogni mio possibile problema». Isabelle R.

Le testimonianze dei docenti

«Abbiamo potuto apprezzare un Paese accogliente e che, in maniera inaspettata, ci ha regalato splendide giornate di sole. Vivere con le studentesse e gli studenti un’esperienza per loro straordinariamente arricchente e formativa, è stato un motivo di grande soddisfazione personale e professionale. Uno scambio autentico e di valore. E anche la cittadina di Arklow sono sicura porterà da adesso con sé un pezzetto di Jesi». Claudia Antolini 

«E’ stato estremamente istruttivo poter affiancare l’insegnante che ha tenuto il corso di inglese per i nostri studenti e osservare la conduzione delle lezioni proposte e gli argomenti scelti. In classe si è parlato di ambiente, di cultura e storia del posto, di viaggi. Sono state utilizzate regole grammaticali e funzioni comunicative adatte al livello linguistico A2 e gli studenti sono sempre stati incoraggiati a conversare, praticare e condividere i contenuti appresi. Un’immersione linguistica, didattica e culturale utilissima per studenti e docenti». Graziella De Domenico 

«L’esperienza Erasmus è stata molto interessante per approfondire la conoscenza dell’inglese e della cultura irlandese. Con i ragazzi abbiamo visitato alcuni luoghi di interesse storico-culturale come il Castello di Malahide e Glendalough un luogo bellissimo, ricco di fascino e di attrazioni naturali: boschi, cascate e parchi e laghi. Con gli alunni si è creata una familiarità e un’empatia che hanno reso l’esperienza molto bella e coinvolgente»Mariella Gigli

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