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Cronaca

Jesi Ex Caterpillar: critiche alle dichiarazioni del Presidente di Confindustria

Il ringraziamento di Pierluigi Bocchini alla multinazionale che delocalizza e non al sindacato: «Impensabile che sia il rappresentante degli industriali a decidere che cosa sia giusto o meno»

Jesi, 19 maggio 2022Critiche sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini, in merito alla vertenza Caterpillar.

A sinistra Tiziano Beldomenico davanti alla Caterpillar con Jean Mathieu Chatain che annunciava i licenziamenti

Il presidente, infatti, ha commentato il buon esito della vicenda ringraziando la multinazionale, che aveva annunciato i licenziamenti in tronco, e non il sindacato che per settimane ha organizzato iniziative ed è stato presente al presidio davanti allo stabilimento di via Roncaglia.

E sono proprio la Cgil di Ancona, con il segretario generale Marco Bastianelli, e quello della Fiom, Tiziano Beldomenico, a replicare.

«Non è certo il gusto della polemica per la polemica a costruire un moderno sistema di relazioni fra parti sociali. Tanto meno, si può pensare che sia un rappresentante degli industriali a decidere che cosa sia giusto o meno per il futuro di ciascun lavoratore coinvolto da una – drammatica quanto umanamente spiazzante – vicenda di brutale delocalizzazione, che non ha certo scelto di subire».

Pierluigi Bocchini

La Cgil ricorda il sostegno che con Rsu e lavoratori non è mai mancato nel corso della vertenza evidenziando che si è lavorato «per la salvezza di tutti i lavoratori e operato per una soluzione quanto più aderente all’idea di garantire non solo il lavoro ma l’intero sito produttivo: crediamo di esserci riusciti pienamente, con tenacia, caparbietà ed un netto “no” a qualsiasi altra ipotesi che non contemplasse pienamente entrambi i risultati».

«La vertenza Caterpillar ha segnato uno spartiacque importante sul territorio: dimostrando la possibilità di superare resistenze e presunti ostacoli anche formali, grazie alla indomabile voglia di battersi per il proprio futuro dei lavoratori interessati, ma anche alla capacità di fare squadra – in maniera coesa come poche volte ci è capitato di vedere – con attori politici, istituzioni, forze economiche e sociali dello Jesino come delle Marche tutte (con echi nazionali evidenti)».

E’ stata una mobilitazione che ha «unito tanti e che ha consentito di superare le resistenze circa un ruolo da protagonista del Mise, portando così all’individuazione della Imr come perno dell’intera operazione. Non abbiamo, dunque, difficoltà a ringraziare chi ha consentito il buon esito della vertenza: da coloro che l’hanno sostenuta (manifestando e magari sovvenzionando presidi). Siamo consapevoli anche del ruolo che Confindustria Ancona ha svolto al tavolo ministeriale. Sappiamo però bene – per insegnamento in tante altre vertenze – che mai nulla arriva per caso o per dono e il risultato, quando arriva, è ascrivibile innanzitutto alla capacità di mobilitazione e di coinvolgimento dei lavoratori interessati e a un sindacato capace di farsene intelligente portavoce e rappresentante».

«Esattamente quanto è accaduto alla Caterpillar di Jesi, ci pare di poter dire. Il resto, quando non è inutile acredine, può rischiare di sembrare gratuito assist per un qualche attore politico/istituzionale. Siamo proprio sicuri che serva?».

Sulla questione è intervenuto anche il candidato consigliere comunale del Partito democratico, Filippo Bartolucci, il quale spiega come l’atteggiamento di Pierluigi Bocchini «ripropone un tema e un pregiudizio che sono già conosciuti: pensa che la via d’uscita dalla crisi passi da una marginalizzazione del movimento operaio e sindacale. È un atteggiamento tipico della borghesia italiana che, nelle sue èlite economiche, ha sempre avuto un’avversione verso la democrazia progressiva».

«Me li ricordo quei giorni di lotta avanti ai cancelli della fabbrica: quando vengono presi di mira il lavoro, la sua dignità, e la giustizia sociale, è indispensabile una lotta unitaria delle forze popolari e socialiDifendere il lavoro significa difendere la Costituzione Italiana nata dalla Resistenza. Difendere il lavoro significa difendere la democrazia».

Lo stesso candidato sindaco Lorenzo Fiordelmondo è intervenuto: «Dimenticarsi dei lavoratori e delle lavoratrici, ringraziando invece persino Caterpillar, significa dimenticarsi anche della nostra città, partecipe di una giusta battaglia per il lavoro, che ha sempre sostenuto e appoggiato».

(Redazione)

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