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Cronaca

JESI Fiere di San Settimio: tra lavori pubblici e Covid è tutto da rivedere

Preferenza per i 460 ambulanti con concessione pluriennale, esclusi per mancanza di spazi la mostra dei prodotti tipici e gli operatori piante e fiori

JESI, 15 agosto 2021 –Se le Fiere di San Settimio torneranno dipenderà dalla situazione epidemiologica ma il Comune di Jesi ha intanto definito l’organizzazione per l’edizione 2021.

Due i criteri di cui tenere conto per la manifestazione che si svolge tradizionalmente dal 23 al 25 settembre, il Covid appunto, ma anche i lavori che interessano il centro città: per questi motivi non saranno disponibili importanti e vaste aree pubbliche per l’allestimento di bancarelle e stand.

«Si rende necessario ridurre il numero degli operatori – si legge nella delibera di Giunta – accordando la preferenza agli ambulanti titolari di concessione pluriennale ad oggi pari a 460. Rimarranno esclusi gli operatori delle manifestazioni fieristiche ovvero, campionaria e articoli vari (Piazzale Partigiani – area parcheggio degli autobus), mostra mercato prodotti tipici (tendonato Piazzale Partigiani area parcheggio), operatori di piante e fiori (siti in Piazza Indipendenza e in Piazza Spontini) e associazioni di volontariato».

Tenendo conto della soppressione dell’area di Corso Matteotti, fatta eccezione per il breve tratto iniziale, le bancarelle saranno posizionate nella zona alta di Corso Matteotti, in Piazza della Repubblica, Piazza Spontini, Piazza Indipendenza, piazza Colocci, piazza Ghislieri e piazza Federico II.

Per la zona bassa della città invece saranno interessate Costa Mezzalancia, Piazza Baccio Pontelli, via Mazzini, piazzale Mezzogiorno, via Rosselli, via Imbriani, via del Torrione, piazzale dei Partigiani, via Granita, piazzale San Savino, via Cascamificio, via San Marino, via Lucagnolo, via XXIV Maggio, Campo Boario, Costa del Montirozzo e via Setificio.

I posteggi per le Fiere sono così divisi: 432 per commercianti di generi vari settore alimentare e non alimentare (inclusi punti di ristoro, muniti ciascuno di due spazi di cui uno per la vendita e l’altro per la collocazione di sedie e tavoli), 23 per mercatino artigianale, 5 per imprenditori agricoli, oltre a spazi riservati al Comune di Jesi per le proprie necessità e per la collocazione delle Associazioni di volontari della Protezione civile e spazi per punto di soccorso e per assistenza sanitaria.

Eleonora Dottori

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