JESI Finalmente al lavoro dopo due mesi

Iniziata la Fase 2, una “boccata d’aria” dopo la quarantena

JESI, 4 maggio 2020 – Lavoratori e lavoratrici rientrano sul posto di lavoro proprio oggi. Le aziende hanno investito nelle misure di sicurezza per consentire un rientro rispettoso delle regole e sicuro per il personale.

Distanziamento tra le postazioni di lavoro, dispositivi di protezione individuale, gel igienizzanti, postazioni per la misurazione della temperatura corporea ma anche entrate e uscite contingentate se il numero dei dipendenti è considerevole.

Un rientro che per la stragrande maggioranza interessa gli uomini: una percentuale del 72% sugli oltre due milioni di italiani che sono ritornati al posto di lavoro.

“Organizzazione” è la parola d’ordine per molti lavoratori e lavoratrici.

«In azienda abbiamo trovato molti cambiamenti – spiega Riccardo Fabbretti che lavora con una ditta esterna in Cnh di Jesi -. Sicuramente sono stati fatti degli investimenti importanti per consentire a tutti di lavorare in sicurezza. Dopo tanto tempo di chiusura, adesso il lavoro non manca. Tornare a lavorare è una boccata d’aria per chi come me è stato chiuso in casa per due mesi: le giornate, adesso, almeno in parte, sono occupate dal lavoro».

Cristiana Loccioni lavora alla stireria Mary di Moie: «Mi mancava il contatto, sebbene a distanza, con le persone. Sono contenta di aver rivisto le mie colleghe: abbiamo diverse misure di sicurezza da seguire, dalle mascherine al distanziamento, non prendiamo più il caffè insieme durante la pausa. Sono comunque contenta di essere rientrata perché la vita in quarantena è stata molto diversa da quella a cui ormai sono abituata da tanti anni».

Per molte donne in Italia la quarantena, seppur con meno limiti, non è finita: avendo la riapertura interessato per lo più attività che occupano prevalentemente uomini, molte donne continuano a occuparsi della casa, della famiglia, magari a lavorare in modalità smart working.

(e.d.)

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