JESI FLASH MOB DI “FRATELLI D’ITALIA” DAVANTI ALLA SEDE DI NUOVA BANCA MARCHE

JESI, 22 febbraio 2016  –  Flash mob e conferenza stampa organizzate da Fratelli d’Italia e “Terra nostra” – costola del partito di Giorgia Meloni, sorta per rafforzare il centro destra –  nel piazzale antistante la sede della direzione di Nuova Banca Marche in via Fontedamo, oggi, 22 febbraio, a mezzogiorno.

In primo piano, naturalmente, «il disastro Banca Marche con la filiera delle responsabilità, da Bianconi al Cda, dai revisori dei conti alla società di revisione, da Banca d’Italia alla Consob, dal governo Renzi alla Regione Marche: qualcuno deve pagare».

E con Carlo Ciccioli, portavoce regionale di Fdi-An, anche Elena Leonardi, capogruppo Fdi-An in Consiglio regionale, l’avvocato Donatello Celeste, in rappresentanza del “Popolo dei Consumatori Marche” e Tiziana D’Andrea di “Terra nostra”, arrivata con il camper del comitato allestito per il tour ma «imbrattato, purtroppo, da qualcuno proprio l’altro giorno – spiega – quando sostavamo per una iniziativa a Pisa». Iniziative che si svolgono a sostegno di risparmiatori, lavoratori, pensionati, truffati, artigiani, giovani e popolo. Contro – si sottolinea – banche, speculatori, usurai, lobbisti, pensionati d’oro, privilegiati «per raccogliere e mettere insieme tutte le buone energie del centro destra».

«Rispettiamo le indagini delle Procure di Ancona e Arezzo – ha affermato Ciccioli – ma qui il problema sono i soldi che mancano a quanti, piccoli risparmiatori, avevano investito nella vecchia Bm. I provvedimenti adottati dal governo sono una goccia nel mare, considerato che sono spariti un miliardo e 300 milioni. Poche imprese hanno svuotato l’istituto di credito e ora quello nuovo si venderà a “4 lire”. D’altronde un precedente già c’era stato, in merito, quando la stessa sorte era toccata, negli anni Novanta, alla Cassa Mantovana. E guarda caso anche lì c’era Bianconi».

Ma non è tutto perché Ciccioli giudica quantomeno inopportuno il fatto che «uno dei commissari a suo tempo destinati in Banca Marche, è risultato poi essere il marito della responsabile della divisione prospetti informatici della Consob. Credo che sarebbe stato meglio evitare una tale situazione».

Ma è sulla cosiddetta filiera delle responsabilità che il coordinatore regionale Fdi-An insiste perché «non ci sono mai stati risultati, dai revisori dei conti alla società di revisione contabile che controllava i bilanci, da Bankitalia, con tre ispezioni senza esito, ai commissari, che hanno fatto peggio. Il Mef (ministero finanze), poi, ha proposto un decreto non salva banche ma salva amministratori. Un’operazione sciagurata».

E tale è stata anche la vicenda legata alla Commissione di indagine della Regione su Banca Marche, dove la maggioranza «si è appropriata del presidente – afferma Elena Leonardi – che spettava, invece, alla minoranza, i cui rappresentanti si sono tutti dimessi. E’ una dimostrazione lampante che non si vuole andare in profondità di fronte al problema».

«Sta passando la linea Verdini – ha commentato Ciccioli -, vale a dire appoggiare il potere che c’è».

«Noi siamo e saremo a fianco dei più deboli – ha poi sottolineato l’avvocato Celeste – e tenteremo in tutti i modi di trovare una soluzione oltre ai 100 milioni messi in disponibilità dal governo».

(p.n.)

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