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Cronaca

Jesi Fototrappole abbandono rifiuti, in appena due mesi una settantina di sanzioni e denunce

Le aree dove si è registrato il più alto numero di violazioni sono state via Acquaticcio (una trentina), via Martiri della Libertà (25) e Piazza Baccio Pontelli (una decina)

JesiTolleranza zero contro chi abbandona i rifiuti al di fuori degli spazi consentiti o contro chi, disinteressandosi di quanti fanno correttamente la raccolta differenziata, gettano la loro spazzatura indistintamente nel primo contenitore che capita.

Violazioni queste che hanno portato la Polizia Locale a emettere una settantina di sanzioni da dicembre ad oggi, da quando cioè il Comando si è dotato delle cosiddette fototrappole. Si tratta, come noto, di una strumentazione di videosorveglianza che viene posizionata in zone della città che da tempo mostrano criticità in fatto di abbandono dei rifiuti, registrando quello che accade minuto per minuto, tra l’altro segnalate con precisa cartellonistica nel rispetto della normativa sulla privacy che avvisa chi transita nell’area soggetta a videocontrollo.

Una volta acquisite le immagini, l’agente operatore controlla le riprese e, laddove accerta l’infrazione, raccoglie i relativi fotogrammi che evidenziano la persona, eventualmente l’auto e il numero di targa che consente di risalire al proprietario o al suo utilizzatore.

A seconda dell’infrazione riscontrata le sanzioni variano da 50 a 160 euro. C’è chi è stato pizzicato più volte a ripetere la stessa violazione ma ci sono anche deferimenti all’Autorità giudiziaria per fatti penalmente rilevanti, ovvero l’abbandono di rifiuti generati nell’ambito di attività produttive.

Le aree dove si è registrato il più alto numero di violazioni sono state via Acquaticcio (una trentina), via Martiri della Libertà (25) e Piazza Baccio Pontelli (una decina).

Il servizio di contrasto all’abbandono dei rifiuti prosegue a rotazione in tutte e trenta le aree individuate con delibera di Giunta comunale – vale a dire le zone che presentano frequenti situazioni di criticità in fatto di abbandono dei rifiuti – un numero che potrà anche essere aumentato qualora vengano individuate altre aree soggette a smaltimento irregolare.

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