Jesi Grassetti su Ciccarelli: «Un pubblico funzionario non può essere di parte»

Il candidato Sindaco di Fratelli d’Italia solleva la questione a poche ore dall’indicazione dell’incarico di assessore per le civiche dell’attuale responsabile del Servizio edilizia del Comune

Jesi, 23 aprile 2022 – Non sono passate che una manciata di ore dalla presentazione del primo assessore delle liste civiche, Landino Ciccarelli da parte del candidato sindaco Matteo Marasca, che arriva la reazione dell’altro candidato in lizza, Antonio Grassetti.

Una reazione in punta di diritto in quanto l’avvocato espressione di Fratelli d’Italia, pone subito in evidenza la questione che coinvolge, adesso, nell’esercizio delle sue funzioni di pubblico funzionario, il suddetto eventuale assessore, che in futuro – a luglio – assumerebbe l’incarico, dopo essere andato in pensione a giugno.

«Landino Ciccarelli, attuale responsabile del Servizio edilizia del Comune di Jesi, è stato indicato dal candidato sindaco delle liste civiche quale futuro assessore all’Urbanistica e all’Ambiente in caso di vittoria elettorale. Il pubblico funzionario – fa notare Grassetti – non può essere uomo di parte (anche se prossimo alla pensione) ed averlo indicato come tale quando ancora è in servizio, denota disattenzione ovvero scarsa considerazione dei principi di buona amministrazione».

Antonio Grassetti, che precisa come si fosse «riproposto di non polemizzare con gli avversari», stavolta non sottilizza e ammette: «Ma in questo caso, come posso soprassedere?».

«La trovata del candidato infatti – sottolinea -, non rende giustizia alla persona del dipendente, poiché non è sufficiente questi sia integerrimo e imparziale (come di fatto è), ma nella sua funzione deve anche apparire come tale. Ora è indicato come uomo di parte. Ricordo al giovane collega che la res publica è appunto di tutti e per questo non può diventare strumento partigiano della campagna elettorale, anche se chi ne vorrebbe far uso si sente erede e continuatore di chi la sta amministrando. Non si parte bene, purtroppo».

(Redazione)

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