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Cronaca

JESI I QUARTIERI “ROMANI” DELLA CITTÀ, CASSONETTI TRABOCCANTI DI RIFIUTI

JESI, 30 luglio 2015 – In questi giorni la stampa nazionale ed internazionale sta dando largo spazio alla notizia inizialmente data dal New York Times sulla situazione della raccolta rifiuti nella capitale d’Italia; una denuncia che giustamente è stata rilanciata nei maggiori organi d’informazione dell’occidente. In pratica i tanti servizi giornalistici succedutisi in questi giorni (ben visibili anche sulla rete) si sono soffermati sull’indecenza provocata dalla maleducazione di rifiuticittadini e turisti e dal menefreghismo degli organismi preposto al controllo del regolare svolgimento del servizio di raccolta rifiuti cittadino. Una campagna scandalistica (ma sarebbe il caso che quei giornalisti si guardassero attorno, girassero l’occhio sulle loro città più o meno grandi, più o meno famose per rendersi conto che tutto il mondo è paese), una denuncia che arriva alla vigilia del grande appuntamento con il Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco; evento che porterà nella Capitale milioni di persone dai quattro angoli della terra.
Nella nostra piccola Jesi non è previsto nessun Giubileo, ma ciò non toglie che anche nella città di Federico II e Pergolesi arrivino turisti più o meno frettolosi per visitare alcuni luoghi simbolo di questa accogliente città. Nel loro peregrinare dal Duomo alla Pinacoteca o, al più, fino a metà corso Matteotti per vedere sia il Monumento a Pergolesi, così come la chiesa delle Grazie, l’occhio del visitatore è più propenso ad evitare qualche inciampo che a documentare situazioni del genere denunciato dal NWT o da altri giornali. Jesi è una città pulita? Si e no. Al centro ci si sta un po’ più attenti, ma mano a ,mano che ci si allontana da li la situazione gradatamente peggiora. E questo nonostante chi è preposto ad assicurare pulizia ed igiene alla città sia a conoscenza di situazioni di degrado che si perpetuano da anni. Una di queste è quella che quotidianamente si può vedere in via Colocci, angolo con via Mazzoleni, dove cinque grossi cassonetti per la raccolta differenziata sembrano insufficienti a contenere i rifiuti di un piccolo condominio. Già, perché in teoria quella sorta di discarica autorizzata dovrebbe essere utilizzata soltanto dai condomini del palazzo di via Mazzoleni, ma non è così perché in quei cassonetti conferiscono rifiuti un po’ tutti, anche cittadini residenti in altre parti della città e perfino provenienti dai centri limitrofi. Tutti costoro, quando si accorgono che i contenitori non sono più in grado di accogliere rifiuti non ci pensano due volte: si guardano attorno e abbandonano un po’ di tutto in prossimità degli stessi.
È una situazione “alla romana” che chi preposto all’igiene urbana ben conosce, ma che, fino ad oggi, pare non abbia preso alcun provvedimento valido per mettere la parola fine ad una situazione che, come detto in apertura, si trascina ormai da troppo tempo.
(Sedulio Brazzini)

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