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Cronaca

JESI Il candidato sindaco Matteo Marasca: «Per me una questione di cuore» (video intervista)

Fresco di dimissioni dall’Asp della quale era presidente, scende in campo per dare continuità alle civiche di Massimo Bacci: «Se eletto terrò la delega ai lavori pubblici»

JESI, 16 marzo 2022 – Il candidato Sindaco delle liste civiche, attualmente al governo della città, è Matteo Marasca, avvocato 37 anni.

«Mi sono dimesso da presidente dell’Asp Ambito 9 e da componente del Cda (ora vicepresidente è Martina Coppari). Ho lavorato al servizio del territorio in un momento difficile con la pandemia prima e la guerra adesso. Mi candido a Sindaco di Jesi, offerta fattami dalle civiche che attualmente governano la città».

Oltre a Jesiamo, Jesinisieme e Patto per Jesi, le storiche, c’è ora anche quella dei Riformisti.

«Voglio difendere gli interessi della città come fatto in questi anni – ha aggiunto Matteo Marasca -. Il mio è un legame forte con Jesi, dove vivo, un legame di cuore. La campagna elettorale sarà finanziata tutta da me: nessun condizionamento. La Mappa del fare, che vedete alle mie spalle, è composta da tante “J” sulle quali metteremo le idee che raccoglierò incontrando i residenti dei quartieri, sarà poi esposta nella nostra sede di via Cavour».

«Mi candido perché voglio pensare di continuare a vivere in un territorio curato e attrattivo e per difendere gli interessi della città, come è successo sino ad ora. Se dovessi essere eletto tengo per me i Lavori pubblici, perché voglio essere io a informare la città sullo stato delle opere».

Seduto sui banchi dell’opposizione nella prima Giunta Bacci – l’attuale Sindaco era presente alla presentazione ufficiale della candidatura -, Matteo Marasca spiega.

Matteo Marasca con il sindaco Massimo Bacci

«Questa è stata una Amministrazione del fare, serietà e sostanza: un cambiamento che deve continuare. Non credo che vi sia stata scarsa trasparenza e partecipazione. Il sindaco Bacci? Non farà parte della Giunta ma ci saranno persone nuove, anche giovani, ma nella continuità. A breve presenterò metà della squadra di governo. L’altro candidato? Rappresenta il mondo dei partiti, io vado senza simboli».

(Redazione)

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