Segui QdM Notizie

Cronaca

SAN MARCELLO L’addio ad Armando Ginesi: «Ci mancherà l’Uomo, ci mancherà il Professore»

Tanta gente ai funerali del critico d’arte, messa officiata dal vescovo Gerardo, presente anche il sindaco Graziano Lapi, il ricordo della poetessa Maria Teresa Chechile

SAN MARCELLO, 16 marzo 2022 – Un dolore composto quello della famiglia Ginesi che oggi ha dato il suo ultimo saluto al professor Armando, deceduto domenica scorsa.

A presiedere la celebrazione del rito funebre il vescovo della diocesi di Jesi, Gerardo Rocconi, con don Vittorio Magnanelli e don Fabio Bellelli, nella piccola chiesa parrocchiale di San Marcello. 

Presente anche il sindaco Graziano Lapi mentre il rito è stato accompagnato dal violino di Lorenzo Anibaldi. Moltissime le persone convenute, e molte sono rimaste fuori ma hanno potuto seguire la funzione dai microfoni esterni.


«Non si prega per chi non esiste più ma si prega per chi ancora vive e noi cristiani dobbiamo aver fede, la morte ci mette di fronte a questo dubbio ma sono sicuro che Armando è accanto a Dio», ha esordito don Gerardo. Poi dalla lettura di San Paolo apostolo ai Romani il verbo “chi ci separerà, Dio che ha donato suo figlio non ci perdonerà? Niente, neanche la spada ci separerà da Cristo Signore”.

A seguire la lettura dal Vangelo di Luca che parla della crocifissione di Gesù e dei due ladroni: “Oggi tu sarai in paradiso con me”. Letture che esprimono tutta la gioia e la forza della vita che passa dalla morte.

«Tutti abbiamo conosciuto Armando e apprezzato le sue doti e la sua grande formazione culturale – ha sottolineato nell’omelia il vescovo – e se sono qui oggi a celebrare questa messa è per ringraziarlo a nome della diocesi di Jesi per tutto ciò che ha fatto per il museo diocesano e la rassegna Biblia Pauperum che ha coinvolto centinaia di artisti per parecchi anni. Questa sua competenza non solo artistica lo ha portato ad avere riconoscimenti e onorificenze fino in Russia, della quale era console onorario».

«Ha vissuto con fede e pazienza soprattutto questi ultimi anni ma ha avuto una vita terrena brillante durante la quale anche nei momenti più difficili non mancava d’ironia. Ora ci affiancano il dolore e la disperazione ma dobbiamo gridare al Signore la nostra speranza e la nostra certezza, non è la vittoria della morte sulla vita, la nostra fede ci dice che oggi per Armando è un giorno di rinascita, un giorno nuovo in paradiso vicino all’amata moglie. La nostra vita, in fondo, è un crescere non per invecchiare ma per andare pronti dinnanzi al Signore quando toccherà a noi. Così oggi per il professore è un giorno di festa in paradiso, nel giardino della vita eterna».

 
Lo hanno ricordato anche confratelli della congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia del Collegio Pergolesi – Armando Ginesi era stato un ex alunno del Collegio – che già stamattina avevano celebrato una messa commemorativa.

 
Infine, un saluto da parte della poetessa Maria Teresa Chechile alla quale Ginesi aveva scritto la prefazione del libro di poesie Pensieri Fugaci.

«Caro Prof ci mancherà. Ci mancherà l’uomo, con la sua straordinaria umanità, e ci mancherà il Prof. Sì, perché lei era un Prof con la P maiuscola. Un autentico maestro, non solo nella sua peculiarità, fatta di arte, di quell’arte che ha saputo sapientemente mescolare tra nuove e vecchie forme espressive. Di quelle arti figurative, piacevoli contaminazioni di generi, permeandone e caratterizzandone sempre di nuove, sino a farne uno stile di vita. La sua arte quale connubio perfetto tra essere ed essenza dell’essere, messa comunque al servizio degli altri».

«Mai reticente, ma anzi, desideroso di donare e di donarsi, senza pregiudizi e senza preconcetti. Ci ha mostrato i tanti volti di quell’arte ma soprattutto ci ha fatto conoscere e riscoprire la bellezza. Una metamorfosi continua, incarnando in essa ogni sentimento umano. E lo ha fatto con chiunque, chiunque ha avuto il piacere e l’onore di conoscerla. Gli immunerevoli riconoscimenti a lei attribuiti sono l’attestazione della sua straordinaria forza. La capacità di aver saputo perfettamente coniugare l’estetica con l’etica. Di aver saputo unire il passato con il presente, farne arte contemporanea attraverso le sue geniali intuizioni, ponendo l’accento sulle nuove generazioni, in un continuo divenire. In lei il Prof e l’amico si sono intrecciati, si sono fusi sino a farne confidenti, specialmente nei momenti di buio, ove ha saputo, con la sua ironia, sdrammatizzare e rendere leggero il pensiero».

«Il suo ultimo libro Pensieri Pensati è proprio quella rappresentatività di una vita spesa per il bene, avendo come fulcro il pensiero, unico e universale. I suoi innumerevoli scritti sono giustappunto quel lascito ai posteri quale testimonianza di una vita spesa per la conoscenza. Quel continuo bisogno di non fermarsi, quella continua necessità di inoltrarsi nei pensieri fino a coglierne quello più profondo, intimo e intimistico».

«Buon viaggio Prof. La sua anima si riconcilia con quel mondo che va oltre, noi ad assorbine l’eco. Un riecheggiare fatto di quella sua sincera espressione che era solito dire “Mia cara amica”, “Mio caro amico”. Buon viaggio allora mio, nostro “caro amico”.

Cristina Amici degli Elci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News