Segui QdM Notizie
;

Eventi

Jesi Il concerto tributo a Gastone Pietrucci una festa per tutti

Al Teatro Pergolesi con La Macina ha spento le sue 80 candeline sulle assi ancora innamorate degli artisti di vaglia

di Giovanni Filosa

Sono convinto che Gastone Pietrucci de La Macina – questa dizione comprende tutti coloro che hanno preso parte alla kermesse del Pergolesi – abbia spento le sue 80 candeline sulle assi, ancora innamorate degli artisti di vaglia, del Massimo jesino, dando e dandosi delle certezze. E’ vecchia ma la ripropongo, Ottanta voglia di cantare ancora, ha fatto capire che difficilmente andrà in pensione

Perché Gastone, con quasi “tre ore tre” di spettacolo, introdotto dall’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, non ha ripreso il suo amore per le nostre radici riproponendolo col solito schema musicale e di arrangiamento.

Scherzi, Gastone ha tenuto botta per tutto quel tempo, accompagnato da ospiti eccellenti che lo hanno messo a suo agio completamente, riproponendo, sotto ritmi e spaziando in diversissime forme musicali, una parte preponderante della sua immensa discografia. 

Un concertone, quindi, non solo per le dimensioni del contenuto che sembrava dover esondare verso la platea affascinata.

Realmente, non si è fatto mancare niente, e non ci ha fatto mancare nulla, un concertone perché raramente si segue in un Teatro tanta partecipazione

Come da una scatola magica esce, aprendola, una sorpresa che al momento ti colpisce poi capisci che è quella che volevi, ebbene Gastone e La Macina hanno riproposto rock, jazz, pop rivestendo e attualizzando canti che appartengono ai vicoli e alle campagne delle nostre terre e non solo. Non ha voglia di sparire dietro alle quinte, Gastone, il suo posto è lì a stupire. 

Alla sua età la voce, cruda e colorata come lo strofinio di una mano sopra un muro imperfetto e all’apparenza troppo vecchio per rispondere, è pronta a salpare per i prossimi dischi e i futuri spettacoli.

Apre con “Dicono di me” insieme ai suoi sodali, poi arriva la Gang, cambiano i ritmi e si capisce come andrà a finire.

962710EB-75C9-47F0-B82C-0397626A40DE
42F43FAC-99DB-422A-91CE-23275BD62B2E
2C37E881-25AE-4815-A2D1-BF9AE644A34D
882D5210-66A8-4057-BE4E-A6EFDC2AD542
F7874F42-018C-4D45-987E-D363D012F854
F53B01C9-D2AF-4AA9-9B34-2FC9EA95C479
772015C6-52B6-497F-AB40-A713B11B325B
44EEB224-F662-4B9C-8454-7108E9757BDB
AC8D4086-E5CA-4288-92B1-89BEF7CA135E
774DC43A-7713-4958-AB92-C73D8784833C
7477E6F1-3C8B-4BC2-9F03-413DB2255922
037C8973-5FD7-4F14-9385-E3D5B393ECF0
9DEEB2BB-BC37-4EB4-A517-01A4D7EE16D6
previous arrow
next arrow

Fedeli amici e compari di avventure, hanno aiutato, da anni, Gastone & C. a ricreare una cornice a canti che sembrano nati oggi. Poi l’attore Filippo Paolasini, bravissimo nel leggere testi di Scarabicchi e ottimo, in duo con Gastone, in una “Lontano, lontano” di Tenco, rivisitata per cuori che ancora battono forte

E via discorrendo, “Bella sei nata femmina”, dedicata a Valeria Moriconi, e, in ordine sparso, il duo Samuele Garofoli alla tromba e Roberto Zechini alla chitarra.

Ecco, qui, nessuno ce ne voglia, si è visto l’eclettismo del nostro amico che ha vestito, insieme ai due jazzisti, due sue canzoni come se fossero improvvisazioni sul campo

Poi l’Oneiric folk, un progetto artistico che ha l’intento di abbattere la barriera tra musica popolare e i folk. E lo erano…

L’immancabile figura poetica di Allì Caracciolo, regista e drammaturga, con lei l’attrice Maria Novella Gobbi. Il cantautore Dario Aspesani e la cantante Lara Giancarli, il chitarrista (della Macina) Marco Gigli e il violinista Riccardo Bottegal, grande virtuoso. 

E’ salita, infine, sul palco, come ospite a sorpresa,  Marcella Di Pasquale, grande voce, soprannominata la Tina Turner italiana, poi tutti gli ospiti sul palco, tre bis e saltarello finale.

Pubblico entusiasta e, da lontano, incominciava ad albeggiare…ci mancava che Gastone cantasse “All’alba vincerò!” e sarebbe stato un trionfo da suoni e luci.

©riproduzione riservata

News