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Cronaca

JESI IL FRONTE DEL NO, GIANANGELI (M5S): “DOPO IL PARERE DELLA COMMISSIONE CI SARÀ UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO SUI RIFIUTI”

massimo.gianangeli

Massimo Gianangeli (M5S) presiede la Commissione Ambiente istituita dal Consiglio comunale di Jesi

 

 

 

Sit-in grillino alla sala comunale 6001 di Moie dove si trattava il tema della discarica

Sit-in grillino alla sala comunale 6001 di Moie dove si trattava il tema della discarica

Numerosa la partecipazione di cittadini all'iniziativa della Provincia sull'ampliamento della discarica di Moie

Numerosa la partecipazione di cittadini all’iniziativa della Provincia sull’ampliamento della discarica di Moie

JESI, 27 ottobre 2015 – La Commissione ambiente istituita dal Consiglio comunale di Jesi, è notizia di pochi giorni fa, «ha espresso la propria contrarietà, o comunque forti dubbi e gravi perplessità, al progetto di completamento per l’ampliamento della discarica di Maiolati Spontini e sul sistema di organizzazione  della gestione rifiuti in Vallesina». Il documento approvato è in fase di invio alla Provincia di Ancona perché questa ne possa tenere conto nella decisione finale riguardante l’iter autorizzativo attualmente in corso.

«La posizione espressa – ci dice Massimo Gianangeli, consigliere 5 stelle, che presiede la suddetta commissione –  nasce da un lavoro che ha cercato di mettere insieme anche visioni differenti, raggiungendo una sintesi che, francamente, all’inizio del percorso non sembrava né facile né scontata. Per questo voglio ringraziare tutti i componenti della Commissione per il lavoro fatto, al di là delle posizioni che individualmente ogni commissario ha sulla vicenda».

L’approfondimento su tale questione era, infatti, iniziato lo scorso aprile ed in sei mesi si è cercato di andare a fondo in merito agli aspetti progettuali, all’impatto ambientale e a quello sulla salute, alle prospettive per una corretta gestione dei rifiuti e alla riorganizzazione degli Asset societari coinvolti su questo fronte  in Vallesina. E nel documento finale queste valutazioni le troviamo tutte.

La recente manifestazione indetta dal M5S contro l'ampliamento della discarica

La recente manifestazione indetta dal M5S contro l’ampliamento della discarica

In questi mesi la sedute sono state pubbliche proprio per permette la massima partecipazione e trasparenza e vi hanno preso parte anche i sindaci della Vallesina, da quello di Maiolati Spontini, che propone il progetto, a quelli di Castelbellino e Monteroberto, consiglieri comunali di altri Comuni, cittadini.

Sulla spinta di questo risultanze, perciò, giovedì 12 novembre prossimo si terrà a Jesi un Consiglio comunale aperto sul tema della gestione dei rifiuti.

«Il momento attuale è delicatissimo – afferma Gianangeli – perché da una parte preme la questione discarica, dall’altra s’impone la definizione del Piano d’ambito. In ballo c’è il futuro per i prossimi 20 anni della nostra comunità su un argomento che è fondamentale e strategico per un territorio, visto che riguarda non solo ambiente e salute ma anche tanti nostri soldi. La prossima settimana è in programma un Ufficio di presidenza per decidere chi saranno gli ospiti chiamati a relazionare in Consiglio e con quali modalità favorire il più possibile la partecipazione dei cittadini, dei sindaci, delle forze politiche e di tutti i soggetti interessati».

Il documento, comunque, parla di «contrarietà, o comunque forti dubbi e gravi perplessità» nei confronti del progetto di ampliamento. Ma come si coniugano queste due posizioni? Siete contrari o dubbiosi?

«La posizione è di contrarietà politica, supportata da un approfondimento nel merito del progetto e delle questioni ad esso collegate con atti e documenti. Il beneficio del dubbio è per una estrema correttezza nei confronti di una situazione oggettivamente in essere, che vede la Provincia, ente preposto, a svolgere attualmente un iter amministrativo e tecnico di valutazione del progetto presentato dal comune di Maiolati».

Cosa significa “gestione virtuosa” dei rifiuti non basata su una discarica?

Esperti cinesi in visita al sito della Cornacchia

Esperti cinesi in visita al sito della Cornacchia

«Significa basata su quattro pilastri fondamentali: politiche per la riduzione a monte; raccolta differenziata spinta con tariffazione puntuale, secondo il criterio “chi differenzia meglio paga meno”; no alla produzione di combustibile da rifiuto comunque denominato; massimizzazione del recupero del materiale post consumo. Ci sono realtà e soluzioni tecniche già operanti in Italia. Alcune testimonianze le ho portate anche io in incontri pubblici. Ne porteremo ulteriori al Consiglio comunale previsto per il 12 novembre».

Sollecitate l’Amministrazione a far svolgere una adeguata azione epidemiologica per le popolazioni residenti nelle aree limitrofe. Perché? Che riscontri avete in merito alla salute?

«Esistono evidenze epidemiologiche su altri siti di discarica che comprovano aumenti statisticamente significativi di patologie per popolazioni residenti attorno a certi impianti. Tuttavia non esiste un monitoraggio epidemiologico  attorno al sito di Moie. Uno studio serio ed un monitoraggio della durata di diversi anni sulla popolazione è l’unico strumento che può permettere di affermare con certezza se un impianto ha impatto negativo sulla salute oppure no. Mancando questo strumento nessuno può fare affermazioni scientificamente certe nell’uno o nell’altro senso. Ed è per tale ragione che da una parte è evidente la necessità di conformarsi il più possibile ad un principio di precauzione e, dall’altra,  è assolutamente inaccettabile che finora, anche per responsabilità politiche a tutti i livelli (dal locale al regionale) non si sia proceduto a svolgere una tale indagine. La Commissione ha preso atto di questa mancanza ed ha ritenuto imprescindibile richiederla con forza».

Assetti organizzativi e societari, cosa non va?

La giunta comunale di Maiolati Spontini

La giunta comunale di Maiolati Spontini

«Attualmente il 42% circa del fatturato di Sogenus (la Spa che gestisce la discarica dal 1989 – ndr -) viene incamerato dal comune di Maiolati come canone, contrattato bilateralmente tra i due soggetti: circa 6 milioni di euro su un fatturato di circa 14 milioni. Inoltre, il Comune partecipa alla ripartizione degli utili come azionista al 31%: nel 2013 sono stati ulteriori 220 mila euro su un utile di circa 700 mila. Ancona Ambiente Spa, è socio al 24,75%, un socio che, però, non conferisce alla “Cornacchia”, e ha ottenuto circa 173 mila euro di dividendi. La Commissione ha ritenuto necessario, perciò, richiedere una rivisitazione di questi assetti al fine di garantire una migliore redistribuzione dei benefici economici derivati dalla discarica. E anche che gli utili vengano reinvestiti nell’attività o in un progetto di riconversione, utilizzando l’eventuale parte eccedente degli stessi per la riduzione delle tariffe di conferimento. Prevedendo, eventualmente, anche un premio per i Comuni più virtuosi. Un deciso cambiamento, quindi, rispetto alle modalità ed alle previsioni seguite e finora adottate da Sogenus, che ha privilegiato la mera distribuzione di utili ai soci».

(Pino Nardella) 

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