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Cronaca

Jesi Il genio di Giancarlo Mazzanti per riqualificare l’area dell’ex ospedale

L’architetto colombiano di origini jesine in città per inaugurare la sua mostra “La Bellezza che Cura” a Palazzo Pianetti, coinvolgerà i giovani per idee sull’area dismessa lungo Viale della Vittoria, è famoso per il recupero delle periferie

Jesi – Nel mondo dell’architettura contemporanea, quando dici Giancarlo Mazzanti identifichi uno dei nomi più importanti e innovativi di sempre, divenuto famoso per aver riqualificato numerose aree periferiche restituendole alla collettività, rendendole vivibili e rivalutandone l’immagine.

Vive in Colombia, ha fondato un grande studio, l’Equipo Mazzanti con sedi a Bogotà (dove risiede), Medellin (dove ha cambiato faccia alla favela nascondiglio di Pablo Escobar) e Madrid, ha esposto alla Biennale di Venezia, al Moma di New York ed al Pompidou di Parigi, ha insegnato in Università del calibro di Harvard e Princeton, ma soprattutto ha introdotto un nuovo modo di concepire la sua disciplina, valorizzandone il lato sociale.

Insomma, una vera e propria star mondiale dell’architettura, ma non molti sanno che le sue origini sono jesine. Nonno Spartaco, infatti, partì ad inizio ‘900 dalla casa di via Mazzini, dove era nato nel 1890, per arrivare in sud America a rappresentare un famoso Istituto di credito italiano.

Mazzanti si trova dall’altro ieri (mercoledì 8) a Jesi per inaugurare la sua mostra La Bellezza che cura, aperta fino al 9 febbraio prossimo alle Sale Betto Tesei di Palazzo Pianetti, e per una conferenza aperta alla cittadinanza al Teatro Pergolesi, svoltasi ieri alle 19.

Il Comune ha colto la palla al balzo e gli assessori ai lavori pubblici, Valeria Melappioni, e ai beni comuni e vicesindaco, Samuele Animali, hanno pensato bene di coinvolgerlo per dirimere uno dei nodi più grossi che animano il dibattito cittadino in questi mesi: la destinazione d’uso dell’area ex ospedale civile lungo viale della Vittoria.

L’area dell’ex ospedale di Viale della Vittoria

«Siamo estremamente onorati di ospitare un personaggio illustre di origine jesina, tanto che stavolta gli abbiamo chiesto di lavorare», ha ironizzato il vicesindaco in conferenza stampa. I giorni cruciali della visita di Mazzanti a Jesi, saranno quelli di oggi e domani (10 e 11 novembre) che prevedono una full immersion di laboratori di co-creazione con i ragazzi degli Istituti scolastici superiori della città.

«Nella mia attività – ha raccontato l’architetto – è centrale la fase delle interviste con le persone che usano gli spazi sui quali andiamo ad agire. Domani (oggi, ndr) sarò per questo con i ragazzi delle scuole per cercare di capire e immaginare diversamente gli spazi vuoti della città, come e soprattutto quello del vecchio ospedale. Saranno giorni di cooperazione in cui cercheremo di immaginarcelo non solo a livello architettonico, ma come volerselo vivere insieme, ognuno con le proprie differenze».

L’assessora Valeria Melappioni, l’architetto Giancarlo Mazzanti, il professor Gianluigi Mondaini della Politecnica delle Marche, il vicesindaco Samuele Animali

Nella filosofia di fondo dell’architetto colombiano-jesino c’è infatti la condivisione delle aree, soprattutto quelle dismesse, periferiche e degradate.

«Io reimmagino spazi vuoti e mercoledì sera, al mio arrivo a Jesi, ho fatto una passeggiata trovando una città bella, ma molto vuota. Va riattivata e bisogna farlo sentendo le persone che ci vivono».

«Spesso si pensa all’urbanistica come quella materia che si occupa di pianificare – ha osservato l’assessora Melappioni -, ma per farlo bene bisogna agire partendo da un approccio culturale all’interpretazione della città da parte di chi ci vive. Quindi cultura e urbanistica devono andare a braccetto e ben vengano i pareri di chi la città dovrà viverla domani: i ragazzi».

L’architetto Giancarlo Mazzanti con il professor Gianluigi Mondaini

La conferenza stampa s’è tenuta all’interno della sala della Pinacoteca di palazzo Pianetti che ospita la ricca collezione di stupendi vasi d’erbe officinali della Farmacia storica dell’ex ospedale di Jesi, il Fatebenefratelli, nella quale sabato pomeriggio verranno tirate le somme del gruppo di lavoro di Mazzantini con i ragazzi delle scuole.

Per questo progetto, il Comune di Jesi s’è avvalso della collaborazione preziosa, oltre che di numerosi sponsor privati della zona, del Corso di laurea di ingegneria ed architettura dell’Università Politecnica delle Marche, rappresentata dal professor Gianluigi Mondaini, il quale ha svelato il perchè del titolo della mostra e del motivo per il quale bisogna pensare a fondo prima di scegliere come destinare l’ampia area di Viale della Vittoria.

«La qualità dello spazio in cui si vive, rende la vita migliore, quindi La bellezza cura!».

Giancarlo Mazzanti domenica lascerà Jesi diretto a Roma, dove martedì 14 sarà al museo Maxxi per tenere una conferenza.

(foto in primo piano: l’assessora Valeria Melappioni con l’architetto Giancarlo Mazzanti)

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