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Cronaca

JESI Il ministro del turismo Garavaglia: «Fatturare e lavorare più che i ristori» (video)

ministro del turismo Garavaglia

«Rendere strutturali i fondi del Pnrr per garantire la crescita», bene la stagione estiva nelle Marche: +26% sul 2020, l’Effetto Mancini vale 1 miliardo per l’assessora regionale Giorgia Latini, che punta sul rilancio dei borghi

JESI, 22 agosto 2021 Tappa centrale a Jesi per il tour regionale del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Incontro di oltre due ore con gli operatori di settore e amministratori locali.
Il programma è iniziato alle 10 a Gradara, proseguendo alle 12.30 a Jesi all’Istituto Marchigiano di Enogastronomia, Ime, a Palazzo Battaglia, e a seguire Civitanova Marche e Porto Sant’ Elpidio, per finire alle 19 a San Benedetto del Tronto.

Il ministro ha rimarcato l’importanza dell’opportunità del Pnrr.

«Bisogna rendere strutturali gli investimenti che deriveranno dai fondi del Pnrr, così da sfruttare al massimo il rimbalzo del 6% di Pil che abbiamo visto in questi ultimi mesi e cogliere le opportunità di crescita che ci si stanno offrendo».


«La stagione estiva si è dimostrata buona – ha sottolineato Garavaglia – e dobbiamo fare in modo che anche quella invernale possa essere una stagione serena: stiamo definendo per gli ultimi dettagli del protocollo per permettere una riapertura in tranquillità degli impianti sciistici e dell’indotto collegato».


«Gli operatori del settore turistico – rivela il ministro – chiedono, piuttosto che forme di ristoro, di poter lavorare e riportare il fatturato su livelli pre pandemia. Però, va detto, sul mercato del lavoro c’è qualcosa che non quadra: se da un lato molti lamentano che non riescono a trovare addetti, dall’altro i potenziali addetti dicono che non si riesce a trovare lavoro, nonostante la richiesta attuale. Chiaramente i conti non tornano».


Sul fronte dell’accoglienza turistica, Garavaglia chiosa dicendosi soddisfatto nell’esser riusciti a far ripartire il turismo Italia su Italia: «Auspichiamo quanto prima, però, che ci sia accoglienza reciproca. l’Italia ha aperto al turismo straniero, ma non altrettanto hanno fatto gli altri Paesi nei confronti dei turisti italiani».

Accompagnato dal commissario regionale della Lega Riccardo A. Marchetti, presenti all’incontro con Garavaglia molti esponenti locali del partito, tra i quali i consiglieri regionali Chiara Biondi, Mirco Bilò e Anna Menghi, la responsabile di settore Lindita Elezi, le coordinatrici locali Romina Trombetta e Angela Console.

L’assessora regionale alla cultura – che ha portato i saluti del presidente Francesco Acquaroli che ha la delega al turismo – Giorgia Latini, la quale ha rilevato come «la stagione estiva sia andata molto bene: i dati finora rilavano una crescita del 26% sul 2020 e si calcola che il cosiddetto Effetto Mancini possa valere per la nostra regione un indotto di un miliardo di euro».


Giorgia Latini ha annunciato di confidare molto sulla proposta di legge per il rilancio del turismo nei piccoli borghi.

«Non solo le coste sono centri di attrazione turistica, ma puntiamo molto sul ruolo strategico che i borghi minori, non solo i più noti, possono avere per trainare l’economia del settore nelle Marche. Il primo tassello di questo progetto sarà Marchestorie, festival dei borghi, che coinvolgerà tutto il territorio regionale, dal mare alle montagne, dai piccoli borghi arroccati, alle città medioevali più gettonate»..

Altrettanto nutrite le fila degli amministratori locali e dei rappresentanti delle associazioni di categoria: dal padrone di casa Massimo Bacci, con l’assessore al Turismo, Ugo Coltorti, al sindaco di Genga, Marco Cercaci, agli imprenditori, come Pierluigi Bocchini, Maurizio Paradisi, Daniele Crongnaletti e Maria Marchegiani, presidente dell’associazione Ori di Jesi, il presidente di Confartigianato Ancona, Paolo Longhi e del Comitato della Vallesina, Marco Arlia.

(m.g.)

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