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Cronaca

Jesi In Comune il ricordo del partigiano Libero Leonardi

Ucciso a Moie per mano dei nazifascisti gli fu poi attribuita alla memoria nel ’68 la medaglia d’oro al valor militare per l’eroica difesa della causa antifascista

Jesi – Nell’atrio del Comune questa mattina la cerimonia di commemorazione del militante comunista e antifascista Libero Leonardi, partigiano tra i primi organizzatori della Resistenza nelle Marche, del quale oggi ricorre il 79° anniversario della morte.

«Al centro – ha ricordato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – c’è il tema fondamentale della memoria, “gancio di traino” che ci ricorda i fatti della storia, dato culturale da coltivare ogni giorno, con l’aiuto di tutti».

Catturato il 4 luglio del 1944 per mano dei nazifascisti, venne ucciso dopo dieci giorni di torture durante i quali non rivelò mai alcuna informazione che potesse compromettere le formazioni partigiane. Nel 1968 venne insignito alla memoria della medaglia d’oro al valor militare da parte del Presidente della Repubblica.

Jesi Libero Leonardi, la commemorazione del partigiano in Comune

«Onorare la memoria di partigiani come Libero Leonardi – ha affermato l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli – grazie ai quali oggi viviamo in un Paese libero e democratico, non è un semplice ricordo ma un esercizio attivo attraverso il quale consolidiamo le basi della nostra comunità».

Presenti alla celebrazione anche il vicesindaco Samuele Animali, il Presidente del Consiglio comunale Luca Polita e l’Anpi .

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e il consigliere comunale Filippo Bartolucci

Il consigliere comunale Filippo Bartolucci ha ricordato la figura di Libero Leonardi, la strenua lotta al fascismo che lo vide impegnato nelle zone di Serra San Quirico e di Jesi per attaccare di sorpresa presìdi e colonne militari nazifasciste.

Egli fu commissario politico dei “Lupi della Montagna” (distaccamento della Divisione Garibaldi “Marche”), venne riconosciuto nel corso di un rastrellamento da un soldato tedesco che poche settimane prima aveva generosamente salvato dalla fucilazione e assassinato il 14 luglio presso Moie, a cinque giorni dalla liberazione del Comune di Maiolati Spontini.

«Il 14 luglio è, curiosamente, anche il giorno della Presa della Bastiglia – ha aggiunto in chiusura Filippo Bartolucci – uno dei momenti più rappresentativi della Rivoluzione Francese. Una società realmente democratica sarà possibile, domani, solo all’insegna dei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza».

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