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Cronaca

Jesi Libero Leonardi, la commemorazione del partigiano in Comune

Uno degli organizzatori della Resistenza nelle Marche, venerdì prossimo la celebrazione dell’anniversario, il consigliere comunale Filippo Bartolucci ne racconterà la figura e l’impegno

Jesi – La città ricorda Libero Leonardi, tra i primi organizzatori della lotta partigiana nelle Marche, di cui il 14 luglio ricorre l’anniversario della morte per mano dei nazifascisti.

La cerimonia si terrà venerdì prossimo, alle ore 12, nell’atrio del Municipio, di fronte alla teca che conserva la medaglia d’oro al valor militare assegnata alla memoria dal Presidente della Repubblica nel 1968.

Libero Leonardi

Dopo i saluti istituzionali, sarà il consigliere Filippo Bartolucci a ricordare la figura e l’azione di Leonardi, militante comunista e antifascista, commissario politico dei “Lupi della Montagna” (distaccamento della Divisione Garibaldi “Marche”) impegnato nelle zone di Serra San Quirico e di Jesi per attaccare di sorpresa presìdi e colonne militari nazifasciste.

Filippo Bartolucci

Catturato il 4 luglio del 1944 nel corso di un rastrellamento, Libero Leonardi fu riconosciuto da un soldato tedesco, che poche settimane prima aveva generosamente salvato dalla fucilazione. Rinchiuso nell’ufficio postale di Moie, Leonardi vi fu selvaggiamente torturato per dieci giorni, per estorcergli notizie sulle formazioni partigiane.

La medaglia d’oro al valor militare assegnata alla memoria a Libero Leonardi dal Presidente della Repubblica nel 1968 

«Pur con il corpo duramente martoriato – è scritto nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare – nulla rivelava che potesse tradire la causa della Resistenza, affrontando la morte con il sorriso e il nome della Patria sulle labbra. Fulgido esempio di animo generoso e di elevatissime virtù militari».

Quasi agonizzante, fu fucilato a Moie, cinque giorni prima che il Comune di Maiolati Spontini fosse liberato. Aveva 40 anni. A Libero Leonardi sono state intitolate strade a Roma e a Jesi.

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