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JESI IN CONSIGLIO COMUNALE WAHBI YOUSSEF RINGRAZIA LA CITTÀ

«Le mie radici sono qui. Si è creata una grande famiglia con il Comune» dice il presidente uscente di Al Huda

JESI, 26 novembre 2019 – Nel Consiglio comunale odierno è intervenuto Wahbi Youssef, chiamato nella Sala consiliare per i ringraziamenti di fine mandato da presidente del Circolo Culturale Islamico Al Huda.

Nel suo Centro, ha ricordato anche la consigliera Lindita Elezi, si tengono, tra l’altro, corsi di italiano, per favorire l’integrazione e la comunicazione.

«Integrazione è prima di tutto conoscenza – ha aggiunto l’assessore Paola Lenti – perché è l’ignoranza a creare diffidenza e paura, e quindi ad allontanare le persone».

Youssef non ha smesso di servire la comunità dopo l’abdicazione: è ora anche un volontario della Protezione civile («Non riesco a stare fermo», si giustifica, ringraziando la moglie che gli è sempre stata vicina).

«Vogliamo essere regolari sotto tutti i punti di vista – ha detto -, noi che siamo migrati qui siamo italiani a tutti gli effetti. Ho passato venticinque anni in Marocco e poi altrettanti in Italia: metà della mia vita è stata qui, e piano piano la bilancia propenderà sempre più verso l’Italia piuttosto che verso il Marocco. Le mie radici sono qui. Si è creata una grande famiglia con il Comune di Jesi, le cui porte sono sempre state aperte, in particolare con l’assessore alla Cultura, Luca Butini».

«Youssef mi ha insegnato molto – ha detto il sindaco Massimo Bacci – e merita tutto questo apprezzamento».

La conclusione del presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi: «Quando il Centro non sarà soltanto Centro culturale ma sarà chiamato a tutti gli effetti moschea, qual è già tutt’ora, significherà abbandonare l’ipocrisia e far passi avanti in civiltà».

Elisa Ortolani

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