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Cronaca

JESI Istituto Storia Marche, il Pd contro il taglio dei fondi

Andrea Binci

Il Centro è associato all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, dal 1973 viene finanziato dalla Regione Marche

JESI, 30 gennaio 2021 – Il Pd di Jesi esprime contrarietà per il taglio di fondi all’Istituto Storia Marche, da parte della Regione Marche. Con una mozione, che sarà illustrata al Consiglio comunale del prossimo 4 febbraio, il consigliere democrat Andrea Binci (foto in primo piano) auspica che «i fondi possano essere ripristinati quanto prima, al fine di non comprometterne l’attività».

I consiglieri pd Andrea Binci, Lorenzo Fiordelmondo, Emanuela Marguccio, Osvaldo Pirani

In particolare la mozione impegna il Consiglio comunale a «comunicare per iscritto al Presidente della Regione Marche, ai membri della Giunta regionale, al Presidente dell’Assemblea regionale ed a tutti i consiglieri della Regione Marche, la contrarietà del Comune di Jesi rispetto alla scelta effettuata, oltre alla richiesta di ripristinare i fondi tagliati».

L’Istituto Storia Marche, come ricorda il consigliere jesino, permette di tenere vivo lo studio di giovani ricercatori intorno a vicende come la libertà dall’oppressione nazi-fascista.

«La memoria della Resistenza è un patrimonio inestimabile ed è un dovere delle istituzioni farla vivere tra le nuove generazioni, affinché non accada mai più di dover perdere le libertà. Recentemente la nuova Giunta regionale, guidata da Francesco Acquaroli, ha cancellato dal bilancio regionale le risorse finanziarie destinate all’Istituto Storia Marche. Tale decisione non può che essere definita uno sfregio e un attacco indecente alla storia, alla memoria della nostra terra e alla nostra identità culturale. Da più parti sono state intraprese campagne di raccolta firme contro la decisione adottata».

Per la sua attività, l’Istituto Storia Marche ha una biblioteca di Storia contemporanea che raccoglie oltre 36 mila volumi, un’emeroteca composta da oltre 2 mila testate (di cui 600 correnti) di periodici di storia
contemporanea, politica, economia, cultura, agenzie e fogli informativi a carattere nazionale
, con particolare riguardo per il settore marchigiano. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”291936″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«L’istituto – si legge nella mozione – ha inoltre un archivio storico composto da circa 1.500 fascicoli appartenenti a fondi depositati o donati da privati cittadini, da enti e istituzioni pubbliche o private dal 1867 ad oggi. Esso è il punto di riferimento della Regione per quanto riguarda la didattica della Storia contemporanea, mediante l’organizzazione di momenti di formazione e convegni rivolti a insegnanti e studenti, oltre alla presenza nelle scuole in occasione della Giorno della Memoria, del Giorno del Ricordo, del 25 aprile, del 2 giugno e delle altre occasioni che concernono la storia e la memoria del Novecento».

(e.d.)

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