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Cronaca

Jesi “La Visitazione” del Lotto fresca di restauro presto al proprio posto

Ultimi ritocchi per l’unica tela lottesca di Palazzo Pianetti, le altre sono tavole, da parte della restauratrice Francesca Pappagallo

Jesi – Fra poco ritroveremo e ritroverete al proprio posto, a Palazzo Pianetti, “La Visitazione”, tela (questo è importante) realizzata da Lorenzo Lotto intorno al 1530 e in restauro proprio in questi mesi.

Un caso ce l’ha fatta avvicinare, alla dovuta distanza ovviamente, prima e durante una chiacchierata con la restauratrice Francesca Pappagallo, credo fra le più esperte (per pratica personale e per un grande e lungo affetto da sindrome di Sthendal o quasi) col grande pittore che a lungo e per vari periodi soggiornò nelle Marche e che tanto ha lasciato nella nostra terra. Quello che vedete è una foto che sono riuscito a rubare durante il restauro di un particolare della tela, mentre la lunetta è anch’essa in restauro.

«Questa – racconta Francesca Pappagallo – è l’unica tela lottesca presente a Palazzo Pianetti, le altre opere che sono qui a Jesi, su cui ho lavorato nel corso degli anni, sono tutte tavole. Su quest’opera non avevo mai messo mano. Pensavo che l’impegno fosse minore a prima vista ma, insieme al mio braccio destro Antonella Celli, abbiamo realizzato che è importante ridarle una vita, così come l’aveva concepita Lotto quando la creò».

«Abbiamo provveduto subito a effettuare un intervento per anossia, con immissione d’azoto, richiudendo l’opera per un mese in un involucro sigillato. Lascio indietro le fasi tecniche, il racconto dei precedenti restauri, ma riesci sicuramente a vedere, confrontandolo con l’originale, la bellezza dei manti, delle vesti, l’uso dei lapislazzuli, che danno la dimensione del tessuto usato coi chiaroscuri che si creano. La pulitura è stata impegnativa ma ormai siamo arrivati alla fine. O quasi».

«Credo sia straordinario rendersi conto, dopo mesi, che ti trovi di fronte, osservando la tela, a particolari che prima, magari, non avevi notato. Chiaramente bisogna ringraziare i mecenati, come l’Art Bonus, il Comune di Jesi che avrebbe comunque, a prescindere, restaurato l’opera avendo messo la spesa, da tempo, a bilancio, poi l’azienda Tre Valli, Intesa San Paolo di Brescia, città con cui si instaurerà uno scambio sinergico».

Lorenzo lotto jesi

Vedere l’originale in foto (quella intera è da catalogo) e vederla cambiare sotto i tuoi occhi dopo oltre cinquecento anni, è senz’altro una sferzata di energia e di curiosità appagata. So che a breve la tela (che fra l’altro non ha cornice) de “La Visitazione” sarà esposta e ritornerà nella sua sala,  in seguito sarà presentata. Il Comune intende ridare Lorenzo Lotto alla città e a tutti i visitatori che completano un percorso lottesco nelle Marche (ma non solo), con le migliori credenziali.

Descrizione dell’opera

È un quadro prettamente familiare, quello protagonista della Visitazione, realizzato da Lorenzo Lotto negli anni ‘30 del 1500. Se non fosse per i diversi elementi disseminati sopra una cornice da cui parte un tendone verde, carichi di valori simbolici, potrebbe essere una scena di vita qualsiasi. Sono quattro le donne protagoniste – Elisabetta, Maria e le sorelle Maria Cleofe e Maria Salomè – a cui si aggiunge Zaccaria sullo sfondo, che sembrano volerci dare la possibilità di entrare a far parte di un’importante conversazione, tutta al femminile, fatta di sguardi e gesti. Tra i diversi oggetti dipinti sulla mensola che inquadra la scena, ritroviamo il vaso che simboleggia il ventre materno e allude alla futura nascita del Cristo, la cui venuta salverà l’uomo dal peccato originale di cui l’arancia, dipinta vicino al vaso, è simbolo.

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