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Jesi “Le voci degli Angeli”, fra teatro e musica alla Cattedrale di San Settimio

Stasera alle 21, lo spettacolo curato da Stefano Campolucci e finanziato da Regione Marche e Mibac, frutto di ricerche di materiali reperiti sia negli archivi marchigiani che in quelli europei

Jesi – Si svolgerà questa sera alle 21 presso la Cattedrale di San Settimio, lo spettacolo tra storia e musica “Le voci degli Angeli“.

Il progetto – finanziato dalla Regione Marche e dal Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibact ) – curato da Stefano Campolucci, nasce con l’intento di far confluire in una produzione artistica unitaria l’aspetto della ricerca musicologica, quello dell’esecuzione musicale e quello della rappresentazione teatrale, ed è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, selezione e trascrizione di materiali reperiti sia negli archivi marchigiani sia in quelli europei.

Partendo da fonti d’archivio per lo più inedite e mettendole in correlazione ai dati bibliografici conosciuti, lo spettatore sarà condotto alla scoperta di forme musicali diversificate che saranno proposte con organici strumentali e vocali eterogenei, per esemplificare in maniera tangibile i diversi contesti d’uso.

«E’ l’anima che parla all’anima». Così Stendhal amava definire i suoi colloqui con il cantante fabrianese Gaspare Pacchiarotti, ormai famoso in tutta Europa, quando aveva occasione di esserne ospite nella sua villa di Padova. Sarà proprio attraverso lo sguardo del celebre evirato, impersonato per l’occasione da Sergio Cardinali, che prenderà vita un racconto in musica che va dalla fine del XVI ai primi del XIX secolo.

Sarà l’occasione per comprendere alcuni aspetti delle vicende biografiche di molti musicisti che, partiti dai piccoli centri marchigiani, hanno poi raggiunto i palchi più importanti dell’epoca dando prova della loro professionalità. Nel testo confluiscono anche alcuni aspetti significativi tratti dalle ricerche condotte nel corso degli anni da Stefano Campolucci, confluite nella pubblicazione del volume “La Cappella musicale di San Venanzio a Fabriano dal 1568 al 1728 – attività musicale e istituzioni religiose” per la Casa Editrice Torre d’Orfeo, Roma 1995 e nel saggio “Giovanni Giacomo Baldini e la Cappella Musicale di S. Urbano ad Apiro” per il Pontificio Istituto di Musica Sacra, Roma 2002.

Elemento cardine del progetto è il sensibile interesse per la prassi ordinaria delle esecuzioni musicali, per comprendere l’humus culturale locale attraverso una prospettiva alternativa a quella che vede riproporre, con sistematica frequenza, i compositori più famosi nei grandi centri dell’epoca.


Particolarmente significativo è il fatto che gran parte dei brani eseguiti nel corso dello spettacolo sono proposti in prima esecuzione assoluta in epoca moderna e hanno uno stretto legame con le storie personali degli artisti rappresentati. L’excursus musicale sarà aperto dal suono dell’organo con alcuni frammenti che saranno eseguiti dall’organista e compositore Saverio Santoni.

Saranno eseguite composizioni vocali per ensemble e per coro di Democrito Vicomanni e Biagio Gherardi attivi in numerose cappelle musicali della provincia di Ancona. L’esecuzione è affidata al coro polifonico Vox Nova di Fabriano diretto da Milly Balzano. Del compositore Raffaele Sirmen sarà eseguito il Concerto in Re per flauto traverso la cui trascrizione è stata eseguita da Marco Agostinelli che ne sarà anche l’interprete solista.

Il controtenore Angelo Bonazzoli sarà il protagonista di due arie legate agli evirati marchigiani dell’epoca: Luca Fabris e Gaspare Pacchiarotti. Sarà interessante riassaporare in epoca moderna uno dei brani tratti dall’oratorio “La morte di Abelle”, rappresentato in prima assoluta nel Teatro del Leone a Jesi nel 1785 in quello che all’epoca fu certamente un evento eccezionale per la città, vista la presenza di Gaspare Pacchiarotti, allora all’apice della sua carriera, per il quale Giuseppe Giordani compose l’aria virtuosistica.


A conclusione dello spettacolo l’Orchestra Pergolesi e il coro Vox Nova proporranno tre frammenti tratti dalla Messa in La di Bernardo Bittoni, la cui presenza è attestata a Fabriano all’epoca della composizione. Lo spettacolo vedrà la partecipazione dell’Orchestra Pergolesi di Jesi, costituita sin dal 1996 all’interno della “Scuola Musicale Pergolesi”, attiva sia con la formazione cameristica che con quella sinfonica.

Formazione con la quale collabora con importanti istituzioni come la Fondazione Pergolesi Spontini, per la quale ha curato l’appuntamento finale dell’edizione 2023 del Festival con l’omaggio a John Williams.


L’evento organizzato dall’Impresa lirica Organizzazione Eur di Pesaro (presidente Roberto Riccio, vice presidente Lorenzo Anibaldi), in collaborazione con la Scuola musicale G. B.Pergolesi di Jesi, il coro Vox Nova di Fabriano, il Comune di Ostra e il Comune di Fabriano.

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