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Cronaca

JESI L’Iis Marconi Pieralisi si veste arcobaleno: striscioni di pace in ogni finestra

Una giornata dedicata a riflettere sul tema della guerra Russia – Ucraina con una presa di posizione chiara da parte di tutta la comunità scolastica

JESI, 10 marzo 2022Impegnati per la pace è lo slogan, volutamente senza accento tonico, per testimoniare una coscienza in atto e, allo stesso tempo, un imperativo morale, scritto su uno sfondo color arcobaleno che campeggia da sabato mattina sopra l’ingresso principale dell’edificio dell’Iis Marconi Pieralisi.

Una giornata dedicata a riflettere sul tema della guerra Russia – Ucraina al termine della quale l’Istituto si è vestito di messaggi di pace attraverso gli striscioni che ogni classe ha ideato, realizzato e appeso alla finestra della propria aula.

Un gesto simbolico, ma tangibile. Una presa di posizione chiara da parte di tutta la comunità scolastica. L’assemblea è stata voluta e organizzata dalle docenti della Funzione n. 3 Anna Rosati, Arianna Martelli, Rossana Raffaeli, e dai rappresentanti di istituto Alice Marinelli, Leonardo Bonacci, Davide Marconi e Francesco Mosca per ribadire il ruolo centrale della scuola nella formazione non solo culturale e professionale ma anche del cittadino e della persona.

Secondo la professoressa Anna Rosati l’assemblea si è rivelata un mezzo per esprimere sentimenti, paure, desideri: l’impegno e il lavoro sono stati ricambiati dalla partecipazione e collaborazione di studenti, colleghi e personale tutto.

«Abbiamo sentito la necessità di condividere un momento di riflessione e di dimostrare l’orrore per quanto stiamo vivendo, sentendoci forse meno soli di fronte a una paura così grande».

La professoressa Patrizia Rosini ha aperto l’incontro con una puntuale analisi storica dedicata alle cause che hanno portato al conflitto, il prof. Alessandro Viventi ha commentato l’articolo 11 della Costituzione evidenziando la posizione pacifista dell’Italia e l’importanza della diplomazia nella risoluzione delle controversie internazionali.

La professoressa Rita Armati ha affrontato il tema della violazione dei diritti umani e dei crimini di guerra e ha inoltre sottolineato l’importanza di scegliere e selezionare i propri canali di informazione per una conoscenza equilibrata degli eventi.

Particolarmente coinvolgenti sono stati gli interventi dei ragazzi ucraini dell’Iis Marconi Pieralisi, Alex e Oleksandr: un toccante racconto accolto da uno scroscio di applausi.

Poi la testimonianza di Sara, studentessa della Facoltà Relazioni Internazionali, appena rientrata da Mosca dove stava svolgendo il suo ultimo anno di corso di laurea magistrale. Sara ha raccontato le difficoltà incontrate per pianificare il ritorno in Italia a causa della chiusura degli spazi aerei di molti Paesi confinanti con la Russia, rientro fortemente raccomandato dalla Farnesina e si è soffermata sul clima di crescente tensione che si respirava a Mosca negli ultimi giorni della sua permanenza senza una chiara e completa informazione sui reali eventi.

Ha concluso il suo intervento con un invito a informarsi e sviluppare un proprio pensiero critico su quanto riportato dai Media.

I ragazzi hanno denunciato inoltre anche superficialità e speculazione nel parlare della guerra anche solo per accaparrare like su social come Tik tok.

«Non è questo fare informazione», hanno ribadito i ragazzi.

«Una giornata per riflettere sui grandi temi di attualità – ha dichiarato il dirigente Corrado Marri – perché i giovani possano apprendere che la guerra non è solo appannaggio dei libri di storia, ma oggi reale e vicina».

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