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Cronaca

JESI LUCABONI (FI): “COLPA DELLA POLITICA SE L’OSPEDALE MODELLO SEMBRA UN CENTRO DI ABBANDONO”

JESI, 13 luglio 2015 – La sanità jesina di nuovo al centro del dibattito politico. C’era da aspettarselo dopo i recenti episodi al Pronto Soccorso, testimoniati da familiari e sindacalisti. “Quanto continua ad accadere nella sanità jesina è preoccupante – dice Massimiliano Lucaboni, portavoce di Forza Italia – e ora al di là delle colpe che sicuramente non vanno tutte attribuite al personale sanitario siamo di fronte a qualcosa di spaventoso. Ore di attesa al Pronto Soccorso, abbiamo avuto e abbiamo zanzare nei reparti; insomma più che un ospedale sembra un centro di abbandono. Le responsabilità dell’ex giunta Spacca sono note e gli elettori hanno pensato a cacciare chi ha sbagliato, il problema è che grazie al pauroso astensionismo a gestire la sanità marchigiana sono rimasti gli alleati di Spacca, il PD, con tutto quello che ne consegue”.
E nel frattempo è iniziato un nuovo braccio di ferro, questa volta tra la politica e la Cgil sulla partita delle nomine dei Direttori di Area Vasta. “È una partita troppo importante per il sindacato per essere liquidata – sostiene il delegato Giacomo Mancinelli -, almeno da quanto si legge sulla stampa (Ciccarelli rimane, Carelli Area Vasta 2), come una mera spartizione di poteri e di territori avulsa da un’analisi del contesto complessivo rispetto al quale crediamo sia opportuno che il sindacato e la RSU debbano esprime una valutazione di merito. In questa fase di rilancio della sanità marchigiana che intende portare avanti il nuovo Presidente crediamo sia necessario ed opportuno un confronto preliminare con i rappresentati dei lavoratori prima che l’ Asur proceda alla nomina dei rispettivi Direttori . Il lavoro portato avanti sui territori, le difficoltà, l’analisi delle criticità, l’ascolto delle proposte, riteniamo siano elementi prioritari rispetto a logiche politiche che a volte non tengono conto della funzionalità e dell’efficienza del sistema.”
Insomma, la Cgil non vede molto bene quelle candidature: “L’Area Vasta 2, per il brillante percorso in atto e da completarsi, sul terreno del confronto, delle Liste d’Attesa, del miglioramento delle condizioni di lavoro, dell’adeguatezza dei moduli delle dotazioni organiche in riferimento al processo di riordino delle Reti Cliniche ed al fine di valorizzare i L.E.A. ed il benchmarking, ha bisogno di dare continuità al sistema e non merita sicuramente di ricominciare da capo con i vecchi problemi. Ciccarelli – Carelli, al contrario, con la loro gestione in Area Vasta 2, hanno sempre alimentato forti tensioni sulle relazioni e prerogative sindacali, protagonisti ogni volta di interventi arroganti, unilaterali ed illegittimi. I lavoratori ancora non dimenticano la manifestazione davanti alla Regione contro il tentativo di “deportazione degli amministrativi a Fabriano” che voleva Carelli e la indebita sottrazione di 1,5 milioni di Euro dal fondo contrattuale del comparto operata da Ciccarelli per ripianare i bilanci, poi restituiti dopo aver interrotto le relazioni sindacali e grazie al contributo dell’ Assessore Mezzolani, per cui vi era stato il momentaneo commissariamento della Contrattazione Collettiva Integrativa dell’Area Vasta 2 spostatasi nel Palazzo della Regione Marche”.
Allora Mancinelli rispolvera battaglie finite in soffitta: “Non dimentichiamo la politica dei tagli sul personale del comparto fatta da Ciccarelli – Carelli , a partire dei precari fino a stressare e mettere in crisi interi reparti che sono andati avanti grazie ai sacrifici dei lavoratori; per la dirigenza invece i previlegi sono rimasti intatti. Appare evidente che il ritorno di personalità appartenenti alla gestione del Dr. Ciccarelli a dirigere l’Area Vasta 2 non rappresenti la soluzione giusta per il cambiamento e per iniziare una nuova stagione di confronto”.

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