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JESI Luigi Ramini: «Scacchi, sempre di più gli appassionati»

La serie Netflix “The Queen’s Gambit”, insieme alla lunga permanenza a casa imposta dal Covid, ha dato una scossa all’attrazione verso il “nobil giuoco”

JESI, 8 marzo 2021The Queen’s Gambit, conosciuta in Italia come La regina degli scacchi, ha fatto breccia nel cuore di molti grazie alla performance di Anya Taylor-Joy nei panni di Elizabeth Harmon. E ha fatto un gran bene al gioco degli scacchi.

La mini-serie distribuita da Netflix uscita nel 2020 ha visto come conseguenza del suo successo un’impennata di acquisti di scacchiere e manuali di scacchi. Ce lo ha confermato anche lo jesino Luigi Ramini, punto fermo del nobil giuoco nel nostro territorio.

The Queen’s Gambit, serie Netflix

«La serie ricostruisce molto bene dal punto di vista storico gli Stati Uniti del secondo dopoguerra, nelle sue tensioni con il blocco sovietico. Le partite giocate nella serie sono partite vere, supervisionate da Grandi Maestri degli scacchi. È la storia di Bobby Fischer al femminile, la storia dell’americano che va in Russia a battere i suoi prestigiosi avversari nella loro terra».

«Oltre alla Regina degli scacchi, che ha dato una scossa al gioco negli ultimi mesi, anche il Covid, costringendoci a una permanenza forzata a casa, ci ha spinti a esplorare anche il gioco online. Ma ormai da qualche anno, la sensibilità nei confronti degli scacchi era cambiata».

Luigi Ramini

Scacchi non più percepiti come un semplice gioco, ma come un mondo complesso e a suo modo terapeutico

Ma al contempo vicino, non più d’élite. Tanto che anche ai giardini pubblici di Jesi sono apparsi tre tavolini-scacchiere su cui, in tempi migliori, potremo disputare lunghe partite all’aperto (foto in primo piano).

Luigi Ramini, figlio del noto docente jesino Antonio Ramini, tiene corsi di scacchi alle scuole primarie e ha scritto un libro sulla storia del gioco: Scacchi. Una storia da raccontare. E circa una settimana fa, è stato nominato delegato provinciale della Federazione Scacchistica Italiana per la provincia di Ancona.

«È stato dimostrato che chi gioca a scacchi migliora in matematica e nell’intelligenza logica, inoltre aiutano l’insegnamento di un linguaggio settoriale in inglese e possono toccare la storia in maniera ludica, visto che il gioco nasce 2000 anni fa. Gli scacchi sono educativi perché migliorano il comportamento rendendo i bambini responsabili delle proprie scelte e insegnano il rispetto dell’avversario e lo spirito sportivo, nonché la gestione dello stress e del tempo ad alti livelli, incrementano la concentrazione e aiutano ad amalgamare le classi. Quando ripartiremo con i corsi lo faremo alla grande, perché c’è molto interesse. Nel periodo in cui pubblicizzavo il mio libro mi ha scritto un medico del nord Italia per dirmi che usava gli scacchi per riabilitare le persone che avevano avuto un ictus».

Luigi Ramini con il suo libro

Il libro di Luigi Ramini, scritto nel 2014, ripercorre la storia del gioco dalle origini alla realtà contemporanea, con aneddoti, aforismi, biografie e particolarità dei vari campioni. Toccando anche il percorso personale dell’autore, analizza il modo in cui gli scacchi e lo stile di gioco si sono adattati al periodo storico, fino all’avvento della figura del giocatore professionista nel 1900 e quello del computer, di cui i campioni odierni sono figli. La prefazione dell’opera è del giornalista Giancarlo Trapanese, le vignette dello jesino Francesco Morici.

L’ambiente degli scacchi quindi, gioco antico e immortale tornato ora popolare, è attualmente molto vivo, nonostante i corsi in gruppo siano fermi e si possa procedere solo con qualche lezione privata

I tornei di interesse nazionale sono ancora attivi, ma a causa delle norme anti Covid sono più macchinosi e pesanti, e hanno momentaneamente perso un po’ del loro fascino.

Scacchi allo sBARello

«Torneranno i corsi di scacchi allo sBARello dei giardini pubblici», rassicura l’istruttore diplomato Fsi, che nel settembre scorso aveva tenuto dei corsi all’aperto rivolti soprattutto ai bambini.

Due i tornei più importanti vinti da Ramini, che ha iniziato l’attività agonistica nel 1990: il Villa Barucchello a Porto Sant’Elpidio, nel 2010, e l’Open internazionale Florence Move, nel 2012, a Palazzo Vecchio a Firenze.

Da circa 25 anni a questa parte si punta molto sui giovani: l’età media nei tornei è bassissima, con giocatori che a 12 anni sono già fortissimi. Tanto per fare un esempio, il campione italo-americano Fabiano Caruana ha conseguito il titolo di Grande Maestro a 14 anni, nel 2007. In effetti l’Italia, a livello internazionale, è ben piazzata.

The Queen’s Gambit può far bene anche alla presenza femminile negli scacchi, esigua ma in aumento.

«Per anni si è creduto che la forma dell’intelligenza maschile fosse diversa da quella femminile, perciò la presenza degli uomini è maggiore per una questione culturale. Inoltre si usava giocare in bar, ambienti tradizionalmente non femminili».

Il mondo degli scacchi è affascinante e sfaccettato, e dalla (bella) rappresentazione della mini-serie non emerge che una parte dei milioni di combinazioni possibili che nascono da 64 case e 32 pezzi bicolori.

Elisa Ortolani

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