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Cronaca

JESI Messaggio “negazionista” agli studenti, il dirigente: «Tutto da approfondire»

Floriano Tittarelli a capo del Liceo Classico si è confrontato con il docente Matteo Cesaroni al centro della vicenda sull’emergenza covid

JESI, 12 novembre 2020 – «Una vicenda complessa e delicata»: così il dirigente scolastico Floriano Tittarelli del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi commenta il messaggio inviato dal docente di Matematica e Fisica, Matteo Cesaroni, agli studenti.

Il dirigente Floriano Tittarelli

Il messaggio in questione, in un passaggio, fa riferimento alla vaccinazione che non sarà «normale, ma inietteranno nanoparticelle capaci di interagire con segnali 5G per il controllo della vostra salute». E che, in sostanza, l’emergenza covid in realtà sarebbe tutta una montatura.

Contattato, il dirigente, che ha avuto un immediato confronto con il professore, ci spiega: «Il docente in questione non si sente un negazionista e vorrebbe chiarire la sua posizione. I messaggi incriminati sono solo alcuni passaggi di comunicazioni più ampie, e non tengono conto del lavoro fatto da lui con gli studenti, un approfondimento dal punto di vista scientifico».

Il dirigente ha letto i messaggi per intero e spiega: «Dico la verità, in prima battuta sembrano le parole di un negazionista ma poi li ho riletti e ho colto chiavi  diverse: gli studenti sono invitati a fare una lettura critica delle notizie, a informarsi dettagliatamente. Tra l’altro il professor Cesaroni è preparato e svolge con cura un lavoro di approfondimento degli aspetti che concernono le sue materie». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Quel che pesa, anche in questa vicenda, è l’approccio a distanza con studenti e studentesse: «Se queste cose fossero state affrontate in classe avrebbero avuto un tono diverso. In realtà è stato fatto un lavoro lungo e complesso con i ragazzi a scuola, cui si è dato seguito: i ragazzi hanno detto la loro e affrontato con il docente gli aspetti scientifici, consentendo così di avere più chiavi di lettura».

Da valutare eventuali provvedimenti: «Ripeto, è una situazione delicata che va approfindita: è difficile sanzionare un’opinione ma sicuramente andranno approfonditi più aspetti».

Eleonora Dottori

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