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JESI “Mirages”, luci e ombre nel nuovo album di Kaouenn
7 Febbraio 2021
Seconda prova del musicista jesino dopo l’esordio del 2016, il racconto di un’eterna dicotomia tra opposti vera cifra della sua stessa esistenza
JESI, 7 febbraio 2021 – Mirages è la seconda prova sulla lunga distanza di Kaouenn, dopo l’esordio omonimo del 2016. Quasi cinque anni segnati dal trasferimento in Francia, nuovi incontri, ripetuti cambiamenti e intime evoluzioni dell’autore: migrazione e maturazione.
I “miraggi” di Kaouenn raccontano di una vita nuova vissuta per la maggior parte oltralpe ma, idealmente, molto più a sud dell’Europa; di un’anima nomade che si è lasciata sedurre e arricchire da ogni nuovo incontro; di un’eterna dicotomia tra opposti, vera cifra della sua stessa esistenza. In immagini: deserto e giungla, praterie e galassie, montagne e profondità marine, fuoco e gelo (“tomm” e “yen” in bretone). Luci ed ombre, come quelle esperite sul campo in questi anni, tali da suggerirgli che certe prospettive sono tanto allettanti quanto ingannevoli a volte, riducendosi a mostrare il lato illusorio e utopistico del sogno.
Otto brani cinematici che fluttuano, multiformi, nella contrapposizione tra elementi elettronici e acustici, con un marcato utilizzo di percussioni, chitarre in delay e una voce a mo’ di strumento sullo sfondo. Una tavolozza di colori e suggestioni decisamente allargata rispetto al precedente full-length, ma sempre all’insegna della personale sperimentazione e dell’ibridazione tra generi (rock, world music, elettronica, ambient), una sorta di “hypnagogic imagined South” nel solco di certa psichedelia contemporanea e non (Can, Popol Vuh, Ninos Du Brasil, Indianizer, The Lay Llamas, C’mon Tigre, Peaking Lights).
Inoltre, in Mirages Kaouenn ha il privilegio di ospitare artisti molto stimati e dalla sensibilità affine come Above The Tree e Sara Ardizzoni (Dagger Moth/Massimo Volume/Cesare Basile e i Caminanti), che hanno donato un contributo importante alla riuscita del lavoro.Kaouenn (“gufo” in bretone) è l’alter ego di Nicola Amici, musicista poli-strumentista nato e cresciuto a Jesi e attualmente espatriato a Nizza.
Già chitarrista e sassofonista di Butcher Mind Collapse, Lebowski, Jesus Franco & The Drogas e componente del neonato trio elettronico Barabba, il solo-project Kaouenn debutta nel 2016 con l’omonimo album che viene ben accolto dalla critica europea consentendogli di esibirsi in Italia, Francia, Belgio e Svizzera. Alla base c’è l’esigenza di intraprendere un viaggio in territori ancora inesplorati, contando sul proprio istinto e spirito autarchico di sopravvivenza.
Sulla scena si è catturati da un’esperienza multisensoriale e ipnotica, basata sulla performance musicale e visiva, con un approccio obliquo tra generi: psichedelia, world music, kraut-rock, elettronica ed ambient.
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