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Cronaca

JESI Morto Aldo Coretti, “Onafifetto Benemerito” (video)

Il gruppo satirico ricorda l’amico di una vita, un fratello maggiore

JESI, 28 marzo 2020 – Crediamo che siano pochi quelli che, a Jesi, non hanno conosciuto Aldo Coretti (nella foto in primo piano con la famiglia), un personaggio di grande autenticità, un gentiluomo d’altri tempi, passateci la frase fatta.

Ci siamo “imbattuti” in lui che eravamo ragazzi, ci siamo annusati e ci siamo piaciuti, così abbiamo seguito passo passo la sua quotidianità, il suo impegno massimo in tutto quello che faceva, come quando è stato consigliere al Circolo Cittadino, il suo attaccamento alla famiglia, i consigli e i suggerimenti quando il figlio Gabriele ha creato la Pizzeria “Viale 73”, con accanto la sorella Cristina, diventata un punto di riferimento per chi ama la pizza fatta come deve essere fatta.

Aldo, a 82 anni, ci ha lasciato giovedì mattina. Lui, che ci ha tenuto per mano nell’organizzazione dei nostri spettacoli dal 1987 in poi, che è entrato nella nostra vita con una dolce prepotenza, si è arreso a una malattia che da qualche tempo non gli dava tregua.

IMG-20200328-WA0030 Onafifetti Aldo in primo piano, Lamberto Chiodi e il maestro Carlo Morganti onafifetti2-630x420 c b (2) IMG-20200328-WA0038(1) PHOTO-2020-03-27-10-42-58-675x900 PHOTO-2020-03-27-10-42-561-675x900
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Con la famiglia

Aldo, serio e stimato professionista, per noi, che eravamo di poco più giovani, rappresentava, negli anni ’70, il “personaggio” jesino che ci faceva quasi da punto di riferimento, insieme ad altri che frequentavano anche il Circolo Universitario e il Circolo Cittadino.

Gli piaceva la cultura, e lo spettacolo lo attraeva anche di più. Amava la sua città e crediamo sia stato per questo che, un giorno del 1985, ci fece riunire, noi Onafifetti, e ci disse paro paro: «Voi non vi esibite dal 1977, la città ha bisogno della vostra satira, della vostra ironia. Perché non proviamo insieme a metter su uno spettacolo per ripartire da capo?».

Ci siamo messi subito a scrivere e abbiamo portato in scena, nel 1986, “Se tu cerchi, se tu frughi”. Poi… poi altri spettacoli, fra Circolo Cittadino, Teatro Pergolesi, Hotel Federico II. Ci si prendeva molto in giro, quando stavamo alle prove, soprattutto nella “cantinella” di Piergiorgio Memè: veniva anche le sere in cui scrivevamo testi nuovi, o magari cazzeggiavamo ad libitum, giusto per stare insieme.

Perché era entrato a far parte della nostra famiglia, gli “Onafifetti”. Soltanto … i lunghissimi tornei di burraco al Circolo Cittadino ce lo hanno tenuto lontano qualche sera.

Cosa faceva Aldo per noi? Tutto, magari facciamo solo qualche esempio, era impegnatissimo nel trovare gli sponsor indispensabili (e lui, che era una brava persona, conosciuta da tutti, ci ha dato la possibilità di poter realizzare anche spettacoli che erano abbastanza costosi), preparava i permessi vari, le domande, insomma ci ha sempre lasciato la libertà di “creare” (scusate la modestia) e di arrivare sereni al debutto, confrontandosi giorno dopo giorno sempre con noi.

Chiaramente sai chi sono gli amici nella tua vita. Aldo, per quanto ci voleva bene – affetto che ha trasmesso, reciproco, alla moglie Loli, ai figli Gabriele e Cristina – talvolta si lanciava in infervorate discussioni politiche che nascevano spontanee. Poi, tutto finiva con un bicchiere di vino, come si fa fra amici, e una battuta.

Per questo nel nostro ultimo spettacolo al Pergolesi, quello dell’Anniversario di 50 anni di palcoscenico, “Ridendo e scherzando 50 ne fo”, abbiamo inserito la sua foto, oltre a quelle storiche delle “pareti” in fondo al palcoscenico del teatro, che riportano titoli e personaggi di passati spettacoli, fra quelle degli amici che ringraziavamo, ai quali abbiamo dedicato una canzone (il video), e gli abbiamo conferito, maxima cum laude, il diploma di Onafifetto Benemerito.

Sappiamo che ci siamo divertiti, e tanto, insieme: questo pensiero, questo ricordo ci consola, ma non avremo più il tuo sguardo sornione e la tua presenza fisica e affettuosa sempre al nostro fianco. Come un fratello maggiore.

Ciao Aldo, ci mancherai, credici, tantissimo.

Gli Onafifetti

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