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Cronaca

Jesi “Mozione Tesei”: l’interessato si scusa, schermaglie in Consiglio comunale

Sindaco e maggioranza condannano il turpiloquio usato dall’assessore al turismo su Facebook, ma gli confermano la fiducia politica, Antonio Grassetti (FdI) si astiene e Antonio Balestra (Pd) rimanda le accuse al mittente

Jesi – La mozione presentata dai consiglieri Tommaso Cioncolini (Jesiamo), Francesco Rossetti (Per Jesi) e Giancarlo Catani (Patto x Jesi), avente per oggetto le parole ruvide scritte in un post su Facebook dall’assessore ad ambiente e turismo Alessandro Tesei, ha stimolato una lunghissima discussione nel Consiglio comunale di martedì ed è stata alla fine rigettata.

In pratica si chiedeva «la presa di distanza a Sindaco e altri membri della Giunta dai termini e dal linguaggio a tutela e a dimostrazione del fatto che sia intatto in questo Comune il leale e pacifico confronto politico».

Il consigliere di PerJesi Francesco Rossetti durante l’esposizione della mozione

Il post incriminato era stato scritto dopo che l’assessore aveva presenziato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, al torneo di pallanuoto Città di Jesi che però si era svolto a Senigallia.

Prendendo spunto da ciò, Alessandro Tesei poneva l’attenzione sulle scelte della Giunta targata Massimo Bacci, che a suo dire non aveva vigilato «affinchè ci potesse essere una vasca adatta a praticare anche questo sport a Jesi», condendo il tutto con tre passaggi espressi con un frasario non del tutto consono a un amministratore, rivolto alla precedente Giunta.

Eravamo a inizio gennaio e questo aveva provocato una levata di scudi delle opposizioni, che avevano anche indetto una conferenza stampa con le anime civiche unite, chiedendo a Sindaco e Giunta di prendere le distanze dal comportamento verbale dell’assessore.

La mozione è arrivata in Consiglio comunale e ha portato alla risposta dell’assessore, il quale si è scusato per l’accaduto.

«Concordo sul fatto che avrei dovuto usare altri toni per esprimere determinati contenuti – ha esordito Alessandro Tesei – che comunque rivendico».

Da qui le scuse, condite con un pizzico di sarcasmo.

«Mi scuso con tutte le anime pure e gentili che si sono sentite offese dal mio turpiloquio, che comunque non si addice a una carica Istituzionale».

Alla fine del suo intervento l’assessore Tesei ha poi anche invitato i gruppi di minoranza a «vigilare nelle loro fila popolate da persone molto attive politicamente, affinchè ci possa essere il rispetto delle Istituzioni, mancato negli ultimi mesi».

L’assessore Alessandro Tesei durante l’intervento nel quale si è scusato per il post su Facebook

A queste sono seguite una serie di schermaglie, più o meno accese, per una discussione che si è protratta per oltre un’ora e che ha portato comunque tutte le forze politiche che appoggiano la maggioranza a prendere le distanza dalla forma adottata dall’assessore, ma a ribadire la massima stima e fiducia politica nei suoi confronti.

Centrale l’intervento del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dal quale i gruppi firmatari della mozione avevano più volte sollecitato parole di condanna.

«Quando è uscito il post di Alessandro Tesei ero a casa con la febbre – racconta il Sindaco – e leggendolo non è che mi abbia aiutato a respirare meglio. Abbiamo avuto modo di confrontarci con l’assessore e in quell’occasione ho preso tutte le distanze rispetto alle sue espressioni».

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo mentre spiega la sua posizione sul caso Tesei

Pur condannando il metodo adottato dal collega, il primo cittadino ha comunque colto e rilanciato a tutti i componenti dell’emiciclo municipale l’ultima parte dell’intervento di Alessandro Tesei, invitando cioè a contenere i toni nell’ambito della dialettica civile dato che «assistiamo a una degenerazione forte delle espressioni pubbliche», ammettendo che subire critiche «è normale, fino a un certo punto, per una carica pubblica, ma non sono disposto ad accettare la diffamazione, che è capitato di dover affrontare».

Chi dall’opposizione non ha appoggiato la mozione annunciando l’astensione, non condividendola nella forma, è stato il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Grassetti, il quale si è detto per la prima volta in dissenso anche con la collega Chiara Cercaci, che invece s’era detta favorevole al documento.

Antonio Grassetti, Fratelli d’Italia, argomenta la sua astensione

Secondo l’avvocato Grassetti, «pur condividendo le censure – ha detto – sul linguaggio dell’assessore, che va stigmatizzato», sarebbe stata più logica una interpellanza perché «non si può imporre all’Amministrazione di prendere le distanze, ma avrei ritenuto opportuna un’interpellanza in cui si chiedeva al Sindaco se ritenesse di dover prendere le distanze rispetto a un certo tipo di comportamento».

Paola Montecchiani e Tommaso Cioncolini

Dopo l’acceso scambio di opinioni tra Tommaso Cioncolini e Paola Montecchiani, sull’opportunità e lo sdoganamento di certi toni coloriti sui social network, toni energici si sono registrati nell’intervento di Antonio Balestra.

L’acceso intervento di Antonio Balestra

Il consigliere del Pd, ha rispedito al mittente le critiche di mancato bon ton nei confronti di Alessandro Tesei, asserendo che «durante la precedente consiliatura il nostro partito ha subito continue offese, politiche e non, venendo addirittura accusato da parte del precedente Sindaco di aver contribuito al fallimento di Banca Marche, come dimostrano articoli di stampa e verbali del Consiglio», domandando quindi provocatoriamente ai banchi dell’opposizione «da che pulpito viene la predica?».

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