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JESI NASCE IL CENTRO PER L’AUTISMO, GRANDE SODDISFAZIONE E PICCOLA POLEMICA

L’«Azzeruolo» è un progetto pilota unico in Italia, residenziale e sanitario, verrà inaugurato sabato 9 marzo. Frecciate del sindaco Massimo Bacci a Volpini e Giancarli, consiglieri regionali del Pd

JESI, 7 marzo 2019 – I sassolini dalle scarpe il sindaco Massimo Bacci se li è tolti alla fine, in cauda venenum, quando ha polemizzato all’indirizzo della presentazione del centro per l’autismo Azzeruolo avvenuta in anteprima a Palazzo delle Marche, in Ancona, lunedì 25 febbraio, senza che sia stato invitato qualcuno da Jesi.

Il primo cittadino, ormai da esperto politico, ha fatto prima parlare tutti gli altri intervenuti all’altra presentazione, quella di casa, avvenuta ieri nella sala giunta che si è riempita non solo di partecipanti ma anche di espressioni di grande soddisfazione  per l’importante obiettivo raggiunto. E, poi, ha colpito.

Come ormai è noto, proprio a Jesi, in via Roncaglia, il centro per l’autismo sarà operativo nel giro di una decina di giorni a partire dall’inaugurazione ufficiale che avverrà sabato 9 marzo prossimo, 11.30, alla presenza anche del presidente della Regione, Luca Ceriscioli.

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«In Ancona sono intervenuti due consiglieri regionaliFabrizio Volpini ed Enzo Giancarli, però non nominati, ha sottolineato il Sindaco  – che al tavolo di lavoro fatto con le famiglie non ho mai visto. Voglio ricordare, cosa importante, che il Comune di Jesi ha speso per il centro 340 mila euro e messo a disposizione l’immobile al quale si aggiungerà anche un terreno venduto nel 2006 da ProgettoJesi, ma che stiamo recuperando in virtù di una permuta».

Il centro per l’autismo Azzeruolo residenziale e sanitario non ha eguali in Italia: il progetto è destinato a 9 adulti tra i 18 e i 35 anni, dalla città e dal territorio, vi lavoreranno 25 operatori della Coos Marche – che si è aggiudicata il bando dell’Asp – e gli ingressi avverranno scaglionati nel tempo, prima 4 poi a seguire gli altri nel giro di due mesi. Oneri finanziari tutti a carico dell’Asur, almeno per i primi otto mesi. Poi si vedrà.

«Sarà una grande emozione per me quando verrà tagliato il nastro – ha voluto sottolineare Massimo Bacci – la stessa emozione che ho provato in occasione dell’inaugurazione del Maschiamonte (centro diurno  socio educativo motorio per persone affette da disabilità intellettiva, in via Moro – ndr).

Con il Sindaco anche l’assessora Maria Luisa Quaglieri che si era presa in carico, appena insediata nel luglio 2017, il compito di condurre a termine un iter iniziato nel remoto 2003, il presidente Asp, Sergio Mosconi, per il quale «siamo arrivati in tempo ma anche in anticipo rispetto a un bisogno che aumenta e che è anche cambiato».

«La molla che ci ha spinto – ha sottolineato l’assessora Quaglieri – è stata la preoccupazione delle famiglie che in condizioni di estrema necessità hanno bisogno del sostegno di strutture e istituzioni. È stato un lavoro di squadra e di rete che funziona al meglio quando le motivazioni sono le stesse. Il Sindaco mi disse che occorreva portare a casa la struttura. E ci siamo riusciti».

Il centro è importante perché servirà anche per promuovere altre esperienze in ambito regionale «un percorso lungo e difficile e ora un punto di partenza per altre possibilità», ha sostenuto Antonella Foglia, presidente Angsa, l’associazione che raccoglie e rappresenta i genitori di persone autistiche.

(p.n.)

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