Jesi Nascita Federico II, oggi la rievocazione storica

Jesi – II 26 dicembre dell’anno 1194 nasceva nella piazza che attualmente porta il suo nome e nella quale si affaccia anche il museo multimediale a lui dedicato, l’imperatore Federico II.

E proprio oggi la sua città ricorda l’evento con la rievocazione storica della nascita in programma in Piazza Federico II dalle 17 alle 18.

Sarà un viaggio nel tempo che riporterà in vita l’atmosfera e gli splendori del Medioevo. Polemiche a parte, dopo la qurelle con Ancona per l’assegnazione del Festival Stupor Mundi al capoluogo, la prossima primavera. Ma questa è un’altra storia.

Figuranti e attori in costume d’epoca daranno vita, oggi, a questo affascinante personaggio e al suo entourage, accompagnando gli spettatori in un autentico tuffo nel passato.

Evento che è un’opportunità imperdibile per gli appassionati di storia e per chiunque desideri sperimentare la magia di un’epoca lontana, rivivendo in prima persona la nascita di un grande imperatore, non per niente conosciuto anche con l’appellativo di Stupor Mundi.

La nascita a Jesi

Federico nacque a Jesi il 26 dicembre 1194, le fonti storiche contemporanee tacciono sul luogo all’interno della città dove sia effettivamente nato l’imperatore, sono stati gli storici locali, il Grizio e il Baldassini, a parlare dettagliatamente dell’evento, molti secoli più tardi.

Federico sarebbe nato all’interno di un padiglione, allestito in Piazza San Floriano, alla presenza delle autorità religiose e civili, della nobiltà e dei cittadini.

Una nascita pubblica affinché non si dubitasse del verificarsi del parto, data l’età avanzata della madre, la 40enne imperatrice consorte, Costanza d’Altavilla, in viaggio verso Palermo.

Fu proprio Federico, in una famosa lettera, a riconoscere alla città di Jesi i suoi natali e a nominarla Città Regia.

Uno dei più grandi imperatori del medioevo europeo, Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante, il suo regno fu caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione artistica e culturale, il suo interesse per la caccia col falco lo portò ad appassionarsi all’ornitologia e a scrivere il primo vero trattato ornitologico moderno – De arte venandi cum avibus – mostrando un’attenzione all’ambiente e agli animali davvero lungimiranti per la sua epoca.

I falchi dell’Imperatore

Forse non è un caso che proprio sulla torre del complesso di San Floriano, che si affaccia sulla piazza a lui dedicata, abbia nidificato una coppia di falchi pellegrini, Costanza e Federico, poi è arrivata Ginevra a sostituire Costanza, costantemente seguiti dal veterinario Gianluca Tiroli.