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Cronaca

JESI NUOVA BANCA MARCHE, INIZIA LA ROAD MAP PER LA VENDITA

Nella foto, al centro, l'ad Luciano Goffi (foto CriCo)

Nella foto, al centro, l’ad Luciano Goffi (foto CriCo)

Nel primo mese di attività NBM ha erogato 120 milioni a 3500 soggetti confermando la sua fisionomia di banca del territorio

Nel primo mese di attività NBM ha erogato 120 milioni a 3500 soggetti confermando la sua fisionomia di banca del territorio

JESI, 13 gennaio 2016 – Saranno vendute prima dell’estate le quattro banche – tra le quali Banca Marche – salvate dl famoso decreto governativo.

È quanto è emerso dall’incontro di ieri, a Roma, tra il presidente Roberto Nicastro e le 5 sigle sindacali dei bancari, vale a dire First, Fabi, Fisarc, Uilca e Unisin.

La cessione potrebbe avvenire in un unico blocco – è stato specificato – oppure separatamente a seconda delle manifestazioni di interesse che arriveranno nelle prossime settimane.

Per quanto attiene il livello occupazionale, le garanzie verrebbero proprio dal decreto e dal processo di vendita, in quanto si rimarrebbe nell’ambito del Ccnl  con tutte le tutele contrattuali.

Ieri, intanto, in Consiglio regionale è stato affrontato il caso BM e il presidente della Giunta, Luca Ceriscioli, ha affermato che «la banca ha mantenuto gli impegni sul fronte dell’occupazione e sulla presenza nel territorio. La Nuova Banca Marche senza più il carico dell’indebitamento è nelle condizioni di ripartire e di sostenere il tessuto produttivo marchigiano».

Il governatore ha anche ricordato che sono 40 mila gli azionisti coinvolti, 900 gli obbligazionisti, ma di questi «solo 100 rientrano nel percorso di salvataggio».

Nel primo mese di attività BM «ha erogato 120 milioni a 3500 soggetti confermando la sua fisionomia di banca del territorio. Oltre mille, invece, i nuovi clienti».

Attenzione da parte della Regione anche per la procedura di vendita sul mercato «con la definizione di un advisor a febbraio e il completamento dell’operazione a metà anno. Percorso molto delicato – ha ancora detto Ceriscioli – perché a seconda dei soggetti che si presenteranno dipenderà anche la futura fisionomia dell’istituto di credito».

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