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Cronaca

Jesi Nuova Giunta, cronache del ri-cambiamento

Nomi noti, new entry assolute e un tecnico esterno: di alcuni si sapeva già, di altri si immaginava

Jesi, 7 luglio 2022E venne il giorno della nuova giunta: martedì Lorenzo Fiordelmondo ha ufficializzato i nomi della squadra di governo cittadino, che lo affiancheranno nel prossimo quinquennio.

Nomi noti, new entry assolute e un tecnico esterno: di alcuni si sapeva già, di altri si immaginava, sia per consuetudine elettorale, sia per voci di corridoio: 4 donne e 4 uomini (compreso il Sindaco), in perfetta parità di genere, ma senza derogare alle competenze o alla vocazione politica dei singoli nell’assegnare le deleghe.

Una composizione rapida che, nelle intenzioni, testimonia la volontà dichiarata di cominciare a essere subito operativi. Nomine che però, fatta eccezione per il vice sindaco Samuele Animali e l’assessora Emanuela Marguccio (annunciati durante la campagna elettorale), sono state tenute nel più stretto riserbo fino all’ultimo. Certo, i soliti “ben informati”, specie sui social, già sapevano tutto, azzeccandone poche e sconfinando anche nel surreale.

Chi invece era informato davvero, è rimasto stupito non tanto dalla rapidità, quanto dalla totale mancanza di dissidi interni alla maggioranza nella scelta dei nomi. Solitamente la storia politica jesina ci aveva abituati a lotte coltello tra i denti (Bacci non fece eccezione, all’indomani della sua prima vittoria) per spuntare un incarico, una nomina, una commissione. Tutte cose che alla cittadinanza interessano poco, ma fanno parte del gioco.

Stavolta invece, fra una insperata concordia fin dai primi passi tra le forze della coalizione, c’è stata anche una scelta quasi obbligata a seguito degli accordi e soprattutto del responso delle urne: Sindaco e un assessore al Pd, due assessori (uno vice Sindaco) alla seconda formazione classificata, Jesi in Comune, un assessore per ciascuna delle restanti liste che fossero entrate in Consiglio, più un tecnico esterno per una delega delicata come i lavori pubblici e urbanistica.

Il voto ha dato un’indicazione che quasi in toto dava lo stesso responso: le tre liste “minori” hanno tutte superato lo sbarramento del 3% e quindi eletto un consigliere a testa. Anche le quote rosa non hanno richiesto particolari attenzioni, visto che Emanuela Marguccio, Conchita Mammoli e Paola Lenti hanno svettato in cima alle preferenze delle loro rispettive liste.

Le quote rosa, specie nelle due Amministrazioni Bacci, diedero invece qualche malumore, costando – almeno questa fu la versione ufficiale – l’assessorato dovuto a Marco Giampaoletti.

Nomine che in alcuni casi hanno il sapore di una nemesi: Paola Lenti si riprende un assessorato dal quale fu rimossa da Bacci, senza tanti complimenti; la nomina tecnica di Valentina Melappioni, figlia di Augusto che fu battuto da Bacci, sembra saldare il conto di quella sfida di 10 anni fa, anche l’elezione e la nomina di Alessandro Tesei, candidato e sostenitore del primo Bacci, sembra simboleggiare il radicale cambio di apprezzamento della cittadinanza, tra il primo e l’ultimo Bacci.

E dall’altra parte, in casa JesiAmo, quasi in contemporanea, la notizia della rinuncia di Ugo Coltorti al suo seggio di minoranza. Problemi di lavoro.

Sceso nello spogliatoio, l’ex assessore allo sport non è più rientrato in campo.

Futuri sviluppi eventualmente tutti da seguire

(m.m.m.)

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